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I Gatti di Milano non toccano terra: i "senza tetto" raccontano l'altra città

Una guida della metropoli "dal basso". L'iniziativa è stata realizzata da un gruppo di senza dimora seguiti dal centro La Piazzetta, promosso dalla cooperativa Farsi Prossimo (Caritas Ambrosiana). 

“I senza tetto a Milano sono circa 3.500, almeno 500 vivono per strada. Con la crisi un numero crescente di loro viene dall’ex ceto medio impoverito. Per loro Milano ha fatto molto soprattutto negli ultimi anni moltiplicando i posti letto nei dormitori in particolare nel periodo invernale. Ora occorre passare dalla quantità alla qualità, pensando per esempio a come creare occasioni di reddito per le persone indigenti. Il progetto che presentiamo oggi va in questa direzione”. Lo ha detto il direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti, illustrando la guida realizzata da un gruppo di senza dimora all’interno dei laboratori proposti dagli educatori de La Piazzetta, il centro diurno di viale Famagosta, promosso dalla Cooperativa Farsi Prossimo.

La pubblicazione “I Gatti di Milano non toccano terra” sarà venduta al prezzo di 10 euro. Oltre la metà del costo di copertina andrà agli autori. La guida propone 9 itinerari insoliti per la città di Milano da percorrere con le scarpe da tennis e ascoltando magari le canzoni di Enzo Jannacci abbondantemente citate nel testo.

Nel baedeker “ I Gatti di Milano non toccano terra ” si trovano una grande quantità di informazioni storiche, aneddoti curiosi, episodi celebri. Ma soprattutto vi viene rappresentata la Milano degli “Spiazzati”, questo il nome che si sono dati gli autori stessi della guida. Una città sommersa, che di giorno non si vede, o perché sovrastata dal rumore della vita quotidiana o perché accuratamente scansata dal mondo di sopra.

Quando però il “quadrilatero della moda” chiude e il popolo dei consumatori se ne va, nel cuore di Milano si innesta il “triangolo dell’umanità”.  Tra piazza San Babila, la Chiesa di San Carlo al Corso e la Galleria omonima, dopo le 23, il popolo della strada si muove raggruppandosi in base ai rapporti di conoscenza o alla provenienza geografica per recuperare il cibo che le associazioni di volontariato distribuiscono nei tre punti del centro cittadino. Piazza Duomo, che i turisti vengono ad ammirare perché è il luogo dove sorge la terza cattedrale più grande d’Europa dopo quelle di Roma e Siviglia, diventa “l’Albergo a 5 cartoni”, un albergo diffuso, realizzato dagli stessi senza tetto con le scatole degli imballaggi di cui i negozianti si disfano a fine giornata. Un albergo effimero, smontato ogni mattina all’alba prima che arrivino gli addetti dell’Amsa.

Oltre ai suoi rituali il popolo della strada ha anche i suoi eroi. Come Roye Lee, ad esempio, al quale è dedicato il secondo itinerario. Nato a Nashville, musicista country piuttosto rinomato in patria, amico di Elvis, Sinatra e Dean Martin, negli anni ’70 recitò in Italia in piccole parti nei film di Amedeo Nazzari, fu testimonial della nota marca di jeans che ha il suo nome. Poi, negli anni ’90, finì sulla strada a Milano. Per anni girovagò tra via Torino, dove c’erano il negozio della Fnac e piazza sant’Alessandro, ancora oggi luogo di ritrovo la sera dei senza tetto, fino a quando non si accorse di lui un suo vecchio fan, il giornalista della Radio Svizzera Italiana Giuliano Founier che lo convinse ad incidere un disco con i suoi successi e lo strappò dal mondo della marginalità.

A proposito di miti, non poteva mancare un riferimento al Bar del Giambellino che ispirò la canzone di Giorgio Gaber “Cerutti Gino”. Oggi il locale è gestito da Mister Hu, giovane di origine cinese. Ma le foto e i cimeli dello storico bar si possono vedere nelle macelleria accanto, si segnala.

Tra gli Spiazzati diventano facilmente leggenda tutte le vite marginali, comprese quelle criminali. Ed ecco che passando per porta Genova non si possono dimenticare i luoghi della malavita meneghina degli anni ’50 e ’60 ammantata del fascino fasullo del tempo passato, la cosiddetta ligera: il bar a metà del Corso che era il luogo di ritrovo dei ricettatori di orologi e la l’ex gelateria Pozzi, in piazzale Antonio Cantore, dove fu arrestato il feroce Angelo Epaminonda, detto il tebano, mentre mangiava un sorbetto.

Nella guida sono indicati e recensiti tutti i luoghi dove le associazioni di volontariato offrono aiuto (Milano in azione, La Comunità di Sant’Egidio, i City Angels, l’Associazione la Divina Misericordia, Il Pane quotidiano, le tante case di religiose e religiosi e parrocchie che distribuiscono pasti e vestiti), dove si può dormire al caldo e farsi una doccia (dal dormitorio comunale di Viale Ortles al Rifugio Caritas), cenare (Il Refettorio Ambrosiano e il Ristorante Ruben), ma anche assistere ovviamente gratis, a concerti:  nell’auditorium Giorgio Gaber del Palazzo della Regione Lombardia ogni lunedì si può ascoltare buona musica e lasciarsi trasportare dalla melodia e magari alleggerirsi il cuore di qualche peso di troppo.

Insomma una guida per guardare Milano dal basso. E farsi sorprendere della grande generosità e dalla passione per la vita che è capace di esprimere la strada, in faccia a tutte le avversità. Una lezione utile a tutti. Una strenna natalizia diversa da tutte le altre.

La guida “I Gatti di Milano non toccano terra” può essere acquistata a Milano nella sede di Caritas Ambrosiana, in via San Bernardino 4, a La Piazzetta, viale Famagosta 2 e nella sede di Scarp de’ tenis in via Olivetani 3. Inoltre le copie possono essere prenotate telefonando allo 02 67479017.

15/12/2016