.
Sono quasi 25 mila quelli esecutivi nel milanese.Tra scelte sbagliate e politiche inefficaci la situazione sta peggiorando e gli alloggi pubblici restano sfitti.Il Sicet fa "apparire" in piazza della Scala gli invisibili: i senza casa.
Se per una famiglia normale avere un alloggio popolare è un’impresa, per una dove sono presenti disabili è praticamente impossibile. La risposta, disarmante, arriva dagli stessi uffici comunali: non ci sono appartamenti senza barriere architettoniche e quindi non possono essere assegnati. E questo non riguarda solo l’emergenza (sfratti) ma anche per chi e in graduatoria con punteggi alti e in una situazione ‘normale’ avrebbe diritto all’alloggio. In pratica un ‘ripassi’ quando, e se, la casa sarà sistemata.
Succede anche questo a Milano, dove l’emergenza abitativa è in progressivo aumento, gli sfratti sono fuori controllo, ogni giorno c’è chi finisce in mezzo alla strada mentre gli alloggi pubblici restano sfitti.
A riproporre all’attenzione delle istituzioni e della città il problema è ancora una volta il Sicet, il sindacato degli inquilini che fa riferimento alla Cisl.
PER DOMANI GIOVEDI’ 1 DICEMBRE, DALLE 15 ALLE 18,30, CI SARA’ UN PRESIDIO DAVANTI A PALAZZO MARINO SEDE DEL COMUNE DI MILANO. ALLE 17 SI TERRA' UN FLASH MOB CHE FARA' APPARIRE CHI NON APPARE MAI: I SENZA CASA, GLI "INVISIBILI".
Anche, al di là delle buone intenzioni, finora dalla giunta Sala si è visto poco o nulla.
“Sono passati circa 6 mesi dall’insediamento della nuova Amministrazione comunale – ha precisato il segretario generale del Sicet Leo Spinelli -, a nostro parere un tempo sufficiente per capire e prendere atto della gravissima situazione di emergenza abitativa in cui si trovano migliaia di famiglie. Abbiamo ribadito, negli incontri che nel frattempo sono avvenuti, l'assoluta necessità, soprattutto sulle questioni legate alla gestione dell’emergenza e degli sfratti, di cambiare drasticamente rotta rispetto alla gestione assessorile precedente, ripristinando le minime condizioni di tutela nei confronti delle famiglie che sono in gravi difficoltà alloggiative. Dobbiamo prendere atto che, ad oggi, a parte qualche disponibilità generica e un miglioramento dei rapporti con l’assessorato, la situazione non è cambiata”.
Intanto le famiglie sfrattate continuano a finire per strada, le procedure di assegnazione in emergenza restano bloccate, non vengono rispettati i tempi previsti da un accordo sottoscritto in Prefettura per l’esame anticipato delle pratiche degli sfrattati, le famiglie con invalidi non vengono nemmeno considerate, gli alloggi popolari disponibili per l’assegnazione sono pochi e inadeguati, gli alloggi sfitti pubblici non diminuiscono, ma aumentano
.
“In questo modo non si va da nessuna parte – ha sottolineato Spinelli - anzi il Comune rischia di perdere definitivamente il senso della realtà, e continuare a prendere decisioni politiche e a fare provvedimenti amministrativi che, nei fatti, risultano inutili e, in molti casi, controproducenti rispetto agli obbiettivi che si intendono perseguire.
In allegato tutti i numeri sull'emergenza casa a Milano e le proposte del Sicet