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MONDO CISL
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

I lavoratori del Ministero dello Sviluppo Economico buttati fuori dalla storica sede milanese

Giovedì 12 novembre, ore 10.30, conferenza stampa di Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa - Salone Polotti, sede Uil, via Campanini, 7 Milano. Il comunicato dei sindacati.

L’Ispettorato Lombardia del MISE ed i suoi lavoratori letteralmente sfrattati dagli uffici del prestigioso palazzo di via Principe Amedeo 5 di Milano, con una comunicazione dei vertici ministeriali,  intervenuta ad inizio novembre in video conferenza.


Il trasloco, che doveva intervenire entro il 9 novembre, è stato scongiurato, per il momento,  dall’intervento deli sindacati FPCGIL, CISLFP, UILPA, che hanno rappresentato al Prefetto di Milano la gravità di quanto sta accadendo, evidenziando che il trasloco del MISE e delle Sale Stampa, presso uffici di privati di appena 400 mq, dove verosimilmente dovranno permanere per almeno due anni, realizzerebbe lo stop delle attività istituzionali, che vanno  dalla sicurezza delle telecomunicazioni del traffico aereo alla vigilanza delle tlc dei servizi di sicurezza interna, oltre a violare le normative sulla sicurezza degli ambienti di lavoro allocando in spazi inadeguati oltre 50 dipendenti.


Il tutto nella più totale indifferenza dell’Agenzia del Demanio che da anni avrebbe dovuto provvedere ad una idonea allocazione del MISE, essendo  ben a conoscenza  dei numerosi passaggi di mano della proprietà del palazzo di via Principe Amedeo, al centro di forte interesse speculativo di privati.
L’operazione costerebbe alle collettività ulteriori milioni di euro, oltre quelli già spesi tra penali pagate, ristrutturazioni e inutili installazioni di impianti di vigilanza, per una sede già destinata a privati, con la dismissione attraverso la cartolarizzazione, che ha privato la collettività di un palazzo prestigioso che andava valorizzato e non regalato.

Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa Milano

11/11/2015