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Moige e Samsung mettono a disposizione un team di psicologi per aiutare le vittime. Colpito il 31% dei tredicenni. Per contatti: 393.300.90.90 help@off4aday.it
Il cyber-bullismo è un fenomeno dilagante e allarmante. Per arginare questo problema e sensibilizzare il grande pubblico sulle sue conseguenze, Moige (Movimento genitori) e Samsung, con il patrocinio della Polizia di Stato, hanno dato vita a #OFF4aDAY, un progetto che prevede l’attivazione del primo servizio di supporto dedicato al cyber-bullismo.
Telefonando al numero 393.300.90.90 o scrivendo all’indirizzo e-mail help@off4aday.it è possibile contattare un team di psicologi, pronti a rispondere e ad aiutare chiunque ne avesse bisogno (dalle 14 alle 20, dal lunedì al sabato).
Le nuove tecnologie incidono su comportamenti e “vita reale”: se in passato le conoscenze avvenivano nei luoghi pubblici o nelle case, oggi, invece, si fa amicizia online e si stringono legami istantanei, talvolta anche ambigui, per cui la comunicazione e l’incontro sono tecno-mediati e alla relazione si sostituisce la “connessione”. Ciò può essere pericoloso, soprattutto per i ragazzi, che possono sentirsi protetti dietro a uno schermo, e questo può portarli a diventare impulsivi, superficiali e talvolta dannosi per gli altri. Il cyber-bullismo ne è un esempio: si comincia con una presa in giro verso qualcuno, che online raccoglie consensi, si esalta, si trasforma, diviene caricatura. Il contenuto mette al centro un individuo che si ritrova coperto di ridicolo, anche se non si conosce personalmente, talvolta cercato e perseguitato, intrappolato. Se non si interviene in tempo, si può arrivare a distruggere la vita di una persona, specie se in età formativa.
Questo fenomeno è ormai diffuso anche in Italia: le vittime sono molto spesso minori, che non sanno difendersi dai coetanei che li perseguitano e che non conoscono le conseguenze di un comportamento che di fatto è criminale. Il 31% dei tredicenni (35% ragazze) dichiara di aver subìto atti di cyber-bullismo e il 56% di avere amici che lo hanno subìto. Tra gli adolescenti che utilizzano almeno tre piattaforme di social networking, la percentuale di chi ha subìto atti di bullismo online sale al 45%, come emerge da una recente indagine della Società Italiana di Pediatria.
Il progetto proseguirà per tutto il 2016: 2.000 scuole distribuite in tutta Italia seguiranno infatti un percorso di sensibilizzazione e approfondimento sul tema del cyber-bullismo, con l’obiettivo di insegnare un uso consapevole di Internet e delle nuove tecnologie, con l’ausilio di un kit didattico sviluppato ad hoc dagli esperti del Moige. Ciascuna scuola, inoltre, sarà chiamata a partecipare al contest «#OFF4aDAY – Today is our school’s turn», che prevede che gli studenti producano liberamente elaborati, focalizzandosi sul fenomeno del cyber-bullismo.