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MONDO CISL
CONTRATTI

Mansolillo, Fim: Di che cosa parla Squinzi? Federmeccanica si dissoci

In relazione alle affermazioni del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, sulle trattative per il modello contrattuale, il segretario generale della Fim Cisl Milano Metropoli, Giuseppe Mansolillo, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Giorgio Squinzi, con le sue dichiarazioni, dimostra che non è più in grado di affrontare con coraggio e determinazione le sfide che il sindacato gli sta proponendo, nascondendosi dietro slogan ormai superati e demagogici. La Cisl è pronta a riprendere il confronto con Confindustria, quindi ci aspettiamo che costruttivamente, con responsabilità, con proposte sensate e lungimiranti, si possa arrivare ad un negoziato condiviso per la riforma del modello  contrattuale.


Contrariamente a quanto affermato da Squinzi, noi siamo per il reale sviluppo e benessere del Paese. Anche noi, riprendendo la frase da lui spesso usata "amiamo questo Paese", ed è per questo che non saremo complici dei comportamenti spregiudicati di alcuni imprenditori.


Confindustria e le parti sociali devono essere in linea con i tempi: ancora oggi viviamo in un’economia malata, dobbiamo condividere obbiettivi e prendere decisioni importanti in un epoca in cui "s'impone la ricerca del minor costo" , che ad oggi ha portato solo a un impoverimento del Paese, colpendo duramente i lavoratori di tutte le categorie, ovviamente ad esclusione di manager e imprenditori:  infatti abbiamo un Paese povero con tanti ricchi.


E' indispensabile procedere al rinnovo del modello contrattuale, sarebbe un gravissimo errore affidarlo a terzi, come ha dichiarato Squinzi. Il salario minimo per legge segnerebbe la fine del contratto nazionale, unico strumento indispensabile per regolare in modo civile le esigenze di lavoratori e imprese, la qualità del lavoro e di conseguenza quell'aumento della produttività necessario per rilanciare il Paese e dare un futuro soprattutto ai giovani.
Il presidente Squinzi, forse per scarsa conoscenza, dimentica che se la Fiat produce auto e le vende in tutto il mondo è anche grazie al coraggio e alla responsabilità del sindacato, e della Fim Cisl in particolare, che ha sottoscritto un accordo basato su un nuovo sistema di relazioni sindacali in azienda, portatore di innovazioni sia dal punto di vista retributivo che normativo.


Speriamo che Federmeccanica si estranei da questa posizione surreale e che con coraggio accetti la sfida di rinnovare il contratto nazionale, dando così dimostrazione di autonomia, responsabilità e modernità.



08/10/2015