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MONDO CISL
ESPOSIZIONE UNIVERSALE

Galvagni, Cisl: Evviva Expo, ma...

"Siamo fra i tifosi e operiamo perchè l'Esposizione abbia successo. Questo non significa  che tutto vada bene, a partire dal lavoro: non basta  firmare gli accordi, poi vanno applicati. Ancora una volta è prevalsa la scarsa programmazione e l'improvvisazione".

Ci siamo.  Si parte. Expo apre i battenti e noi  non  facciamo certo parte della schiera dei ‘profeti di sventura’ per quali niente va bene e tutto deve andare male. Tifiamo chiaramente e convintamente  per il successo dell’evento. Di più, da anni, fuori dai riflettori della ribalta, stiamo lavorando  per la buona riuscita di Expo. Detto questo non possiamo non evidenziare ritardi, inefficienze, scelte sbagliate e incomprensibili  anche i relazione agli accordi firmati con noi.


Primo il lavoro, si poteva fare di più e meglio.  Si potevano investire più soldi per dare un’opportunità lavorativa ai molti giovani  alla ricerca di un posto o anche solo di esperienza. La gestione delle selezioni, della formazione e delle assunzioni non è stata dei migliori. Expo spa non può firmare con noi un accordo che prevede parametri contrattuali e retribuitivi precisi e, poi, la società interinale a cui ha affidato l’incarico di reclutare gli addetti sceglie un contratto diverso, ovviamente meno favorevole per i lavoratori. Sinceramente su questo ci siamo sentiti un po’ presi in giro e vigileremo perché durante tutto il periodo  dell’Esposizione siano rispettate le regole.


Tifiamo per Expo ma questo non vuol dire che accettiamo tutto acriticamente


I servizi. Con Atm, vigilanza urbana e Amsa abbiamo siglato accordi specifici per Expo dove i lavoratori garantiscono presenze e turni  per agevolare i milioni di visitatori attesi per i prossimi sei mesi. Anche in questo caso abbiamo fatto la nostra parte, responsabilmente.  Le aziende e i servizi coinvolti potevano impegnarsi un po’ di più. A partire da Atm che poteva  mettere in atto le variazioni dei percorsi  di autobus e tram con un po’ di anticipo. Non c’è solo Expo ma anche la città che in questi mesi deve continuare a vivere e non subire disagi.  La sensazione di queste ore è di un grande  ingolfamento della mobilità cittadina. Speriamo che superati i giorni dell’inaugurazione la situazione si normalizzi.

Gli stanziamenti. Nonostante alcune novità importanti, Expo è stato ancora una volta un grande evento ‘all’italiana’, con scarsa programmazione, gestito con il soliti stile emergenziale delle cose recuperate all’ultimo minuto. A partire dagli stanziamenti  statali: 60 milioni di euro distribuiti, come si dice, a pioggia, senza priorità definite per il presente e il dopo. Così come il tema delle infiltrazioni malavitose: se non si cambia la legge sugli appalti, se non si cambia la regola  del ‘massimo ribasso’  economico, non ci sono commissari anticorruzione che tengano. I rischi di opere malfatte e di appetiti criminali rimarranno comunque alti.

Expo inizia domani e andrà avanti per sei mesi e poi ci sarà il dopo.  La Cisl e gli altri sindacati fin dall’inizio hanno colto l’eccezionalità dell’opportunità per Milano e l’Italia. Lavoriamo perché tutto vada bene ma non abbiamo firmato nessuna cambiale in bianco.

30/04/2015
Danilo Galvagni - segretario generale Cisl Milano Metropoli