Oltre 3.000 lavoratori e delegati metalmeccanici della Fim Cisl hanno manifestato sotto Palazzo Lombardia, per dare la sveglia a Regione e imprese. Non si allenta, infatti, la morsa della crisi sull'industria metalmeccanica lombarda. E la situazione è difficile anche nel milanese.
La manifestazione dei delegati della Fim Cisl regionale, a cui hanno partecipato oltre 3.000 persone, è servita anche per dire che la crisi non è finita e che solo attraverso la partecipazione di tutti i soggetti interessati, si può creare lavoro. Istituzioni e imprese devono smetterla di scaricare, le une sulle altre, le responsabilità ma devono scegliere l’unità col sindacato per affrontare i problemi e costruire le soluzioni. Giuseppe Mansolillo, segretario Fim Cisl è convinto che “per affrontare questa crisi che ha colpito il modo del lavoro e in particolare il settore metalmeccanico, ci vogliono coraggio e responsabilità, due elementi che in passato non sono stati messi in campo, ieri noi abbiamo detto che ci siamo, adesso ci aspettiamo che le istituzioni e imprese facciamo la loro parte. Noi come Fim siamo sempre stati al fianco dei lavoratori anche perché stiamo assumendo decisioni complicate (non solo in Fiat). Se tante aziende stanno reggendo la crisi è anche grazie al senso di responsabilità e al coraggio della Fim. Adesso tocca alle istituzioni e alle imprese. Le istituzioni debbono avere coraggio di chiedere alle imprese di non scegliere scorciatoie, come il licenziamento o il taglio dei salari. Dalla manifestazione arriva un segnale forte: assieme possiamo uscire dal tunnel della crisi”, conclude Mansolillo. - (agiellenews.it)
