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Promosso e organizzato dal Coordinamento donnne e dalla Federzione dei pensionati affronta tutti temi legati alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, maternità, separazioni, adozioni ecc. Il servizio è già attivo a Rho e a Legnano.
Al via lo Sportello donne e famiglia della Cisl Milano metropoli. Voluto dal Coordinamento donne e politiche di genere e da Fnp (Federazione Nazionale Pensionati), lo sportello si propone come servizio di ascolto e indirizzo, atto ad accogliere chi ad esso si rivolge e orientarlo verso enti, associazioni e istituzioni di competenza.
Lo sportello, già attivo anche a Rho, presso la Casa delle donne di Passirana e in via di apertura a Legnano, gestisce problematiche inerenti i congedi di maternità/paternità, la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, invalidità, divorzi e adozioni. «Si è scelto di intitolare esplicitamente l’iniziativa alle donne in quanto principali fruitrici di questa tipologia di servizi, ma, rivolgendosi anche alla famiglia, l’auspicio è quello di vedere una sempre crescente componente di uomini che si prendano carico di tali problematiche e poter fornire anche a loro supporto» spiega Ester Balconi, responsabile del Coordinamento donne.
Gli ambiti di intervento comprendono inoltre: assistenza per questioni lavorative, ascolto e orientamento delle vittime di violenza e consulenza sulla tutela della persona circa le nomine di amministratori di sostegno per soggetti in difficoltà e in stato di incapacità.
«Essendo lo sportello di un sindacato, chiunque presenti difficoltà in campo lavorativo potrà avvalersi dell’aiuto diretto di Cisl e delle associazioni, degli enti e dei servizi con cui collabora» commenta Ester Balconi.Lo sportello si avvale della professionalità di mediatori familiari e scolastici, avvocati, tra cui specializzati in diritto di famiglia, una psicologa e psicoterapeuta del disagio lavorativo e mobbing. Al loro fianco gli operatori volontari che gestiscono il servizio, formati grazie a tre mesi di incontri promossi dal Coordinamento donne.
Fra essi, gran parte sono donne pensionate e come spiega Patrizia Egle Messina, segretaria territoriale della Fnp «per la federazione è importante promuovere l’iniziativa in quanto le donne in pensione sono spesso sole o in difficoltà economiche se non sanitarie, quindi bisognose di aiuti. Inoltre è vero che la famiglia è improntata più su una vita di donna attiva, ma non bisogna dimenticare che spesso le donne, ma anche gli uomini pensionati costituiscono quella rete di sostegno oggi sempre più indispensabile per le mamme lavoratrici e per la famiglia. In entrambi i casi è forte l’esigenza di aiutare le donne e la famiglia dal suo nascere».
Parola d’ordine è quindi “aiutare”, come sottolinea anche Balconi: «La crisi è forte, per questo riteniamo che un servizio di questo genere sia una realtà necessaria per fornire supporto concreto ed essere a fianco delle persone».