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Poste italiane

Parte da Milano la mobilitazione contro le chiusure

In Lombardia Pt vuole smantellare 61 uffici e 'razionalilizzare' altri 121. Domani presidio  davanti all'hotel Marriot in occasione del meeting degli sportellisti. Nei prossimi giorni iniziative anche nelle altre città lombarde. 

Con la prima iniziativa di presidio con volantinaggio davanti all’hotel Marriot di via Washington 66 a Milano, in occasione del meeting annuale di Poste Italiane per gli sportellisti della Lombardia, entra nel vivo la mobilitazione dei sindacati lombardi di categoria a sostegno della vertenza aperta con Poste per la carenza di personale, principale causa della riorganizzazione del servizio, che prevede da metà aprile la chiusura totale di 61 uffici e la razionalizzazione di altri 121. “L’azienda tiene conto solo della delibera dell’Agcom, che fissa i criteri per le chiusure degli uffici, senza tener conto delle ricadute sociali. Gli stessi criteri, però, consentirebbero nei prossimi anni di chiudere altri 600 uffici a livello nazionale!!”, afferma Giuseppe Marinaccio, segretario generale Poste Cisl Lombardia, che domani sarà presente al presidio.

La  vertenza con Poste è aperta anche per gli strumenti di lavoro inadeguati, sistemi informatici spesso in tilt, dotazione degli uffici scarsa ed obsoleta;  situazione degli uffici postali in moltissimi casi non adeguate agli standard di sicurezza; incoerenza tra l’operatività quotidiana ed i contenuti del manuale della sicurezza; direttori costretti ad attività di sportello per mancanza di personale; gestione inaccettabile delle ferie con obbligo mensile di giornate di ferie in luogo di una programmazione che tenga conto delle reali esigenze del lavoratore e dei servizi; piani formativi e corsi inadeguati alle reali necessità con modalità di fruizione e convocazione non conformi ecc.

"La carenza di personale, ormai diventata insostenibile – sottolinea Marinaccio - è tra le cause principali dei disservizi alla clientela e della chiusura degli uffici postali, una decisione non condivisibile in termini sociali, economici e occupazionali". Il segretario generale di Poste Cisl Lombardia attacca inoltre la gestione del personale. “Domani, mentre tutti gli uffici della Lombardia sono in sofferenza per carenza di personale – spiega Marinaccio – oltre 500 lavoratori vengono tolti dal servizio per un meeting celebrativo utile solo per compiacere i capi”.

Nei prossimi giorni saranno organizzati sit-in davanti alle filiali di Poste in tutte le province della Lombardia: venerdì 13 marzo a Mantova, Cremona e Lodi; sabato 14 marzo a Monza, Lecco e Sondrio; lunedì 16 a Pavia, Como, Varese e martedì 17 a Bergamo e Brescia.

10/03/2015