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Conferenza stampa di Cisl, Sicet e Unione Inquilini su case popolari e sgomberi. I sindacati chiedono l'applicazione di un accordo del 2012 con il Comune di Milano.
Sono preoccupati Cisl, Sicet e Unione Inquilini, che oggi hanno fatto il punto sull’emergenza occupazioni. Maria Grazia Bove (Cisl) e Leo Spinelli (Sicet) parlano di inadempienze del Comune a causa della mancata applicazione del protocollo del 2012, che, tra l'altro, prevedeva un percorso preciso per affrontare le occupazioni abusive. Le famiglie occupanti, in condizione di grave disagio, dovevano essere censite ed avviate verso l’assegnazione di un alloggio. Oggi le case occupate, cresciute di un migliaio nel corso dell’ultimo anno, sono 4.016, 1.315 delle quali di proprietà del Comune di Milano, le altre dell’Aler. E il 60% degli occupanti, secondo il Sicet, avrebbero diritto ad una regolarizzazione. I numeri sono impressionanti: 9-700 alloggi pubblici sfitti e, in gran parte, inagibili, 23mila famiglie in graduatoria per avere una casa popolare. La Cisl poi lamenta lo strabismo degli investimenti regionali, insufficienti per le ristrutturazioni e l’edilizia popolare ma ancora orientati a facilitare i mutui prima casa, quando la domanda è praticamente crollata. L’altra emergenza è rappresentata dagli immobili ristrutturati del Corvetto che, in attesa di essere restituiti ai legittimi affittuari, vengono occupati da gruppi di disperati.