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I dipendenti della nota catena di panetterie denunciano condizioni di lavoro inaccettabili.
In occasione della riapertura del suo locale in piazza XXV Aprile, agli inizi di febbraio, Rocco Princi, proprietario dell’omonima catena di locali-panetterie situate nel centro di Milano, dichiarava ad alcuni quotidiani che non riusciva a trovare personale da assumere, perché i curricula non erano adatti. Rocco Princi diceva che a Milano, nonostante la crisi occupazionale degli ultimi anni, non c’erano giovani con la voglia di lavorare e di rimboccarsi le maniche.
Non venivano, però, raccontate le reali condizioni di lavoro che gli stessi dipendenti ci hanno riferito: turni di lavoro massacranti, con decine di ore straordinarie non retribuite, settimane di lavoro no-stop senza alcun giorno di riposo settimanale, utilizzo scorretto dei contratti di apprendistato, orari di lavoro comunicati all’ultimo momento senza alcuna pianificazione settimanale, ritorsioni varie nei confronti di chi non si adatta alle “condizioni” di lavoro imposte dall’azienda, retribuzioni mensili pagate con diversi giorni di ritardo.
Numerose persone si sono rivolte alla FAI CISL di Milano per chiedere il rispetto dei propri diritti: lavoratrici e lavoratori che hanno voglia di rimboccarsi le maniche e di mettersi in gioco, ma che non vogliono, non possono e non devono accettare condizioni di lavoro indegne.
La Fai Cisl di Milano ha chiesto più volte di incontrare, insieme alle sue RSA, la direzione dell’azienda per esaminare nel merito i diversi problemi. Ad oggi non ci è stata data alcuna risposta: anzi, i dipendenti iscritti al sindacato continuano a ricevere pressioni di diverso genere, a partire dalla nostra rappresentanza sindacale interna alla quale va tutto il nostro sostegno.
La Fai Cisl chiede all’azienda che siano rispettate le norme di legge e del contratto collettivo: la “qualità” dei prodotti di Princi, che gli stessi consumatori evidentemente gli riconoscono, non può prescindere dalla “qualità” nei rapporti di lavoro e dalla buona occupazione.
La Fai Cisl di Milano, insieme alle sue rappresentanze sindacali interne, intraprenderà tutte le azioni più opportune per spingere l’azienda a rispettare i dipendenti. Princi non può dimenticare che la qualità dei suoi prodotti è il frutto del lavoro quotidiano di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori, e che il suo successo è dovuto al loro impegno ed alla loro dedizione.