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Giovani, aduti, senior: 95 gli elaborati arrivati. La giuria si è riunita, ha vautato e votato. Il 9 maggio, in via Tadino 23, la premiazione
Non era affatto scontato ma, alla fine, è stato un successo. Per le poesie arrivate, 95 quelle ammesse al voto della giuria, e per la qualità degli elaborati. Per età, provenienza, condizioni di vita il tema del lavoro è stato rappresentato in tutte le sue sfumature, rappresentazioni, emozioni. Tanti modi di rapportarsi a una grande questione sociale, in particolar modo oggi, che, quando tocca direttamente le persone, diventa 'intima' : esperienze vissute, ricordi del passato, aspettative, sogni ma anche rabbia, protesta, delusione, voglia di cambiare. Solo la poesia può sintetizzare questo insieme di sensazioni e in ognuna delle 95 che hanno partecipato al primo premio "La poesia del lavoro", c'è quel qualcosa in più che conferma come il lavorare (o il non lavorare) sia un elemento costitutivo della condizione umana.
Il lavoro della Giuria, facilitato dal contributo degli esperti (poeti loro stessi), non è stato semplice ma alla fine è stata raggiunta la sintesi e sono stati scelti i vincitori per ogni categoria i cui nomi, ovviamente, fino alla premiazione il 9 maggio prossimo alle ore 10.00 in via Tadino, 23 a Milano, rimangono 'segreti'.
Tutte le poesie saranno raccolte in una pubblicazione a conferma del successo dell'iniziativa.
Perchè il premio: testo pubblicato il 4 marzo 2014
Potrà sembrare cosa un po’ anomala che la Cisl indica un concorso per incentivare i poeti che sicuramente esistono tra le lavoratrici e i lavoratori, i pensionati e le pensionate, i disoccupati e le disoccupate che la nostra organizzazione riuscirà a raggiungere con questo bando, ma non c’è niente di più in linea con la propria TRADIZIONE.
Fin dalla sua costituzione, nel 1950, la Cisl milanese ha avuto un fulgido esempio di poeti, primo fra tutti il suo primo segretario generale Ettore Calvi, per proseguire con Sandro Pastore, segretario organizzativo, per arrivare a Renzo Oriani, segretario generale dei Pensionati di Milano, per dire i più noti, ma chissà quanti ce ne saranno stati e … ce ne sono! I tre citati scrivevano stupende poesie in dialetto milanese e questo era “normale” vista l’epoca del loro lavoro nella Cisl. Accanto all’italiano si parlava il dialetto che era solo il milanese, dato che ancora Milano non aveva accolto chi proveniva dalle altre terre d’Italia prima e da tutto il mondo poi, e lo scegliere questa forma dialettale consentiva di esprimere meglio i sentimenti che riguardavano persone, episodi, storie della vita di tutti i giorni con una sensibilità stupefacente, testimoniando che l’arte spesso si nutre dell’esperienza popolare, frutto della vita quotidiana.
Alla morte recente di Renzo Oriani, il segretario generale della Cisl Milano Metropoli, Danilo Galvagni, ha lanciato l’idea di continuare ed incentivare questa particolarità della nostra organizzazione e così donne e uomini della Federazione dei Pensionati milanese, delle nostre strutture comunicative e di cultura, Job e Libreria Popolare di via Tadino e de LASSOCIAZIONE hanno concretizzato questa idea istituendo un concorso di poesie con premi in denaro e pubblicazione delle stesse. LASSOCIAZIONE, che raccoglie gli ex dirigenti della Cisl di Milano nata per dare un luogo di incontro agli stessi e per costituire “la riserva di valori” a disposizione dell’attuale dirigenza, ha sostenuto questo progetto dandogli “le gambe”.
Questa prima edizione sarà dedicata a Renzo Oriani per dare un giusto riconoscimento a questo dirigente che tante volte ci ha allietato od accompagnato in tristi circostanze con i suoi versi che avevano il pregio di descrivere con poche incisive parole persone e fatti.
L’auspicio è che molte persone raccolgano l’invito a condividere le proprie opere poetiche o a scriverne ad hoc sul tema che è stato deciso, cioè il lavoro, con una scelta coraggiosa e molto aderente alla Cisl dei nuovi cittadini: aprire il concorso anche a poesie in altre lingue!
La premiazione, fissata in data molto vicina alla Festa del Lavoro del Primo Maggio, vuole sottolineare non solo il tema scelto ma soprattutto la storica vocazione della Cisl a rappresentare il lavoro in tutte le sue articolazioni ed espressioni …. per la prima volta anche quella poetica! E in questo momento molto difficile per il mondo del lavoro crediamo che tutto e tutti debbano essere a disposizione e a servizio di questo Bene su cui i nostri Costituenti fondarono la Repubblica Italiana.