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PALAZZO MARINO

Bilancio comunale, per la Cisl i conti non tornano

In riferimento all’approvazione del bilancio del Comune, il segretario generale della Cisl di Milano Metropoli, Danilo Galvagni, ha rilasciato la seguente dichiarazione.

“Con qualche patema d’animo, il Consiglio comunale è riuscito ad approvare il bilancio 2013 che, tecnicamente, è quello di previsione, ma arriva a fine anno, con tutto quello che ciò comporta. L’esercizio si chiude in pareggio, ma si tratta di un puro espediente contabile. Di fatto i conti non tornano perché la ‘manovra’ della giunta Pisapia, come abbiamo ripetuto per settimane, lascia irrisolti i nodi fondamentali. A parte il tesoretto di 6,6 milioni di euro destinato a sostenere il trasporto pubblico per gli anziani, la leva fiscale, l’aumento delle tasse rimangono lo strumento principale utilizzato da questa amministrazione per riequilibrare i conti. A pagare sono sempre i soliti lavoratori dipendenti, disoccupati, pensionati: un fardello insopportabile  e inaccettabile che si somma ai provvedimenti regionali e statali e aumenta il peso della crisi. Noi siamo convinti che, nonostante  i tagli e i vincoli nazionali che indubbiamente ci sono (la revisione del patto di stabilità  è una delle nostre proposte), a livello locale si possa e si debba fare di più. La piattaforma unitaria  in 9 punti (dal fisco all’equità tariffaria, dalle partecipate alla valorizzazione del patrimonio immobiliare, da Expo all’emergenza casa fino alla revisione decisa della macchina amministrativa) rimane valida e attuale per il semplice fatto che i bilancio non ha risolto, e in molti casi nemmeno affrontato, questi  problemi. Siccome noi siamo qui per risolverli, i problemi, e non limitarci alla protesta, speriamo che per l’anno prossimo  sindaco e giunta cambino atteggiamento e che già dalle prossime settimane inizi il confronto per costruire per il 2014 un vero bilancio di previsione in grado di rispondere alle emergenze e fissare le priorità  per poter veramente  parlare di ripresa e crescita e per rispondere  a quella che è ormai la domanda più assillante: il lavoro”.

18/11/2013