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ATTUALITÀ
CRISI

Fondo Famiglia Lavoro: nel 2013 aiutate 1.200 famiglie

Uomo, età media 40 anni, 2 figli a carico, con licenza media o diploma di scuola superiore.  Ecco l’identikit degli “impoveriti” che hanno chiesto aiuto al Fondo Famiglia Lavoro nei primi 10 mesi di quest’anno. Chi riesce a ricollocarsi, trova lavoro come cameriere, facchino, addetto di sala negli alberghi: le figure più richieste a Milano e nell’hinterland che si riorganizza in vista dell’Expo. Ma c’è anche chi si reinventa agricoltore.

Danilo A., ex magazziniere,  a 58 anni, proverà a diventare un piccolo coltivatore diretto. Immacolata T., 40 anni, ex cassiera, ha deciso di frequentare un corso di informatica. Danilo e Immacolata, dopo aver perso il lavoro, hanno potuto rimettersi in gioco grazie al Fondo Famiglia Lavoro della Diocesi di Milano.

IL PROFILO DEGLI UTENTI DEL FONDO FAMIGLIA LAVORO
Nei primi 10 mesi della seconda fase (1 gennaio 2013 -  31 ottobre 2013), il Fondo Famiglia Lavoro ha aiutato 1042 persone. Gli utenti del Fondo sono per il 40% italiani,  per il 60% stranieri. Prevalgono gli uomini (78%) sulle donne (22%). Hanno un’età media di 41 anni e mezzo e hanno a carico in media 2  figli. Per il 45% possiedono la licenza media, per il 25,7% il diploma di media superiore. Ma c’è anche un 6,8% con la sola licenza elementare e un 5,9% con la laurea. Poco meno di un terzo (il 31,9%) aveva un contratto di lavoro a termine che non gli è stato rinnovato. Più di un terzo (39,3%) era assunto a tempo indeterminato ed è stato licenziato. Il 4,7% si è ritrovato senza lavoro in seguito al fallimento della propria attività.

«Questi dati dimostrano come la crisi, da un lato, sta intensificando i propri effetti sui più poveri, i lavoratori meno qualificati, i soggetti in generale più deboli che hanno meno opportunità di riscattarsi; dall’altro, aggredisce anche il ceto medio e tra loro i più vulnerabili. Famiglie che una volta perduto il lavoro hanno esaurito velocemente i risparmi che erano riusciti ad accumulare negli anni passati e sono state costrette per la prima volta nella loro vita a bussare alle porte di chi poteva dare loro un aiuto, le parrocchie e la Caritas», commenta Luciano Gualzetti, segretario generale del Fondo Famiglia Lavoro.

COME SONO STATI AIUTATI

Gli aiuti sono stati elargiti mediante erogazioni a fondo perduto per provvedere alle necessità immediate come bollette, rate del muto, affitti (29% dei casi), per offrire un contributo economico (borsa lavoro, a fondo perduto) a fronte dell’impegno della persona assistita alla ricerca del lavoro (33%), per finanziare la frequenza di persone disoccupate e da riqualificare a corsi di formazione professionale (33%) individuati dai volontari dei distretti del Fondo. Nei restanti casi (5%) le persone che si sono rivolte al Fondo, hanno potuto accedere a tirocini in azienda e a microcrediti finalizzati all’apertura di attività imprenditoriali. In alcuni rari chi non aveva i requisiti per ottenere un prestito, perché non poteva offrire garanzie ma ha presentato un progetto ritenuto valido, ha ricevuto comunque un finanziamento.

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE
Alle persone sono stati offerti corsi di formazione soprattutto nell’ambito della ristorazione e nel settore alberghiero. «Le figure più richieste dal mercato, almeno per il profilo dei soggetti che si sono rivolti a noi, sono quelle di cameriere ai piani, facchino, addetto mensa, addetto alla gestione delle sale di albergo: mansioni apprezzate soprattutto a Milano e nell’area metropolitana dove probabilmente ci si sta organizzando in vista dell’Expo 2015. Il settore edile e della logistica continua, invece, ad essere profondamente colpito dalla crisi, per cui fanno fatica a ricollocarsi magazzinieri, gruisti, manovali comuni. In alcune zone particolari assistiamo anche alla ricomparsa di antichi mestieri. Ma sono casi limite, piccolissime nicchie. Abbiamo ad esempio proposto un corso di formazione per spazzacamino», commenta Gualzetti.

IL MICROCREDITO
Alle persone aiutate attraverso il microcredito erogato direttamente dal Fondo Famiglia Lavoro, vanno aggiunte le famiglie sostenute dalla Diocesi attraverso i prestiti della Fondazione San Bernardino. Nel biennio 2012-2013 sono stati 173 i beneficiari di questa misura, grazie all’accordo tra la Conferenza episcopale italiana e l’Associazione bancaria italiana, attraverso il Prestito della speranza (687.000 euro, 105 assistiti) e grazie agli accordi tra la Fondazione San Bernardino e le banche convenzionate: le Banche di Credito Cooperativo (599.423 euro, 49 assisti) per i gravemente indebitati, Mediolanum (140.500 euro, 15 assistiti) per le donne in difficoltà, Banca Etica (22.500 euro, 4 assistiti) per le nuove attività imprenditoriali.
«Inoltre per allargare ulteriormente la platea dei potenziali beneficiari del microcredito erogato direttamente dal Fondo Famiglia Lavoro – annuncia Gualzetti – stiamo pensando di rivedere e di “allargare” i criteri di accesso, ponendo una particolare attenzione ai giovani».

LE RISORSE EROGATE DAL 1 GENNAIO 2013
Le erogazioni a fondo perduto sono state dell’ordine di 400-600 euro mensili per un periodo medio di 4 mesi, a seconda della composizione del nucleo familiare. Somme più consistenti sono state elargite attraverso il microcredito (che viene valutato in funzione del progetto presentato) e per il sostegno dei corsi di formazione e tirocini (anche in questo caso, l’entità viene stabilita in funzione del progetto di reinserimento lavorativo complessivo).Con queste diverse modalità il Fondo Famiglia Lavoro nei primi 10 mesi del 2013 ha già erogato quasi 2 milioni di euro. Man mano che le domande di aiuto arrivano e vengono analizzate, si procederà a distribuire quanto è nelle disponibilità del Fondo.

IL LAVORO DEI VOLONTARI E LA LORO FORMAZIONE
Il Fondo famiglia lavoro è un “miracolo” possibile grazie al lavoro di 600 volontari attivi nei 140 distretti del Fondo (Milano e provincia, province di Lecco, Varese, Monza: la totalità della Diocesi di Milano).  Ad un anno dal lancio della fase due del Fondo Famiglia Lavoro, sono stati organizzati anche corsi di formazione rivolti ai volontari. Obiettivo di questa iniziativa è diffondere le esperienze migliori sperimentate sul territorio.
I prossimi appuntamenti saranno a Milano (mercoledì 27 novembre, ore 17.30, via San Bernardino 4), a Varese (giovedì 28 novembre, ore 16, via Petracchi, 4), a Lecco (lunedì 18 novembre, ore 9.30, via Mascari 4), a Rho (giovedì 21 novembre, ore 17, via De Amicis 7), a Monza (lunedì 18 novembre, ore 17.30, via Vittorio Veneto 28), Melegnano (martedì 12 novembre, ore 10, via san Bernardino 4 Milano), Sesto San Giovanni (venerdì 29 novembre, ore 17.30, via Boccaccio 384).

I NUMERI DEL FONDO IN SINTESI
Il Fondo Famiglia Lavoro sta operando dal Natale 2008 quando venne lanciato dall’allora Arcivescovo di Milano cardinale Dionigi Tettamanzi. Nella sua prima fase (sino alla fine del 2012) ha raccolto 14 milioni di euro che sono serviti ad aiutare 9 mila famiglie, agendo solo su base erogativa a fondo perduto. A fine novembre 2012 il cardinale Angelo Scola ha varato la seconda fase, integrando la logica erogativa con il sostegno alla ricerca del lavoro e la riqualificazione professionale e il microcredito. Da gennaio 2013 a ottobre 2013 sono stati raccolti 4,3 milioni di euro grazie alle donazioni delle parrocchie (350 mila euro), delle aziende e associazioni (650mila euro), da 1600 privati cittadini (un milione di euro), della Fondazione Cariplo (un milione) e dai fondi dell’8 per mille per la Chiesa cattolica a disposizione della Diocesi di Milano (un milione), aiutando fino ad ora 1042 famiglie. Altre 173 sono state sostenute con il microcredito.
A questa dati vanno aggiunti 1,2 milioni di euro raccolti e distribuiti dai fondi parrocchiali che hanno beneficiato altre 1739 famiglie.



PER SOSTENERE IL FONDO
Per continuare ad alimentare il miracolo della solidarietà che silenziosamente il Fondo Famiglia opera grazie alla generosità e al lavoro di molti, è possibile dare il proprio contributo mediante:


Versamento on line:
http://dona.caritasambrosiana.it/?dnid=392

Conto Corrente Bancario
Credito Valtellinese
Iban IT94I0521601631000000002405
Intestato a: Arcidiocesi di Milano
Causale: Fondo Famiglia Lavoro

Conto Corrente Postale
Numero 312272
Intestato a: Arcidiocesi di Milano
Causale: Fondo Famiglia Lavoro

Per chi volesse la ricevuta per la detrazione fiscale:

Conto Corrente Bancario
Credito Valtellinese
Iban IT17Y0521601631000000000578
Intestato a: Caritas Ambrosiana Onlus
Causale: Fondo Famiglia Lavoro

Conto Corrente Postale
Numero 13576228
Intestato a: Caritas Ambrosiana Onlus
Causale: Fondo Famiglia Lavoro

PER INFORMAZIONI
Segreteria “Fondo Famiglia Lavoro”
Arcidiocesi di Milano
Tel. 02 58431212

www.fondofamiglialavoro.it


12/11/2013