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"La presenza femminile rappresenta oltre un terzo della forza lavoro e, sostanzialmente, il dato si riconferma anche per l'indagine sulla Lombardia. Inoltre si rileva, per le donne occupate nell'aera milanese, un trend positivo tra le qualifiche a maggior contenuto professionale".
"La presenza femminile rappresenta oltre un terzo della forza lavoro e, sostanzialmente, il dato si riconferma anche per l'indagine sulla Lombardia. Inoltre si rileva, per le donne occupate nell'aera milanese, un trend positivo tra le qualifiche a maggior contenuto professionale". E' questa, in sostanza, l'ultima rilevazione effettuata da Confindustria sul mercato del lavoro, rispetto alla realtà milanese e lombarda: la prima su su un campione di 700 imprese per un totale di circa 150mila addetti coinvolti, mentre la seconda su un campione di 1488 imprese per un totale di circa 210mila addetti coinvolti.
In particolare, dalle due indagini, si rileva che:
- il bilancio occupazionale si chiude quasi in pareggio per l'area milanese e leggermente in positivo (+0,6%) per l'area lombarda, il che dimostra una certa tenuta del tessuto produttivo. Nello specifico, per l'area milanese, i flussi occupazionali in entrata rivelano un aumento delle assunzioni a tempo indeterminato e i flussi in uscita evidenziano che le cessazioni sono avvenute, per quasi metà dei casi, per dimissioni volontarie (il dato scorporato indica un 60% di dimissioni volontarie nei contratti di apprendistato e un 90% nei contratti di inserimento). Per la Lombardia il dato proposto sottolinea che le assunzioni, nel 2011, sono state effettuate con contratti a tempo determinato per il 46% dei casi e a tempo indeterminato per il 44 per cento.
- il livello di scolarizzazione nell'aerea milanese è molto alto (l'80% dei lavoratori possiede un diploma e il 37% una laurea); per la Lombardia il tasso di laureati raggiunge il 23 per cento. La presenza femminile rappresenta oltre un terzo della forza lavoro e, sostanzialmente, il dato si riconferma anche per l'indagine sulla Lombardia. Inoltre si rileva, per le donne occupate nell'aera milanese, un trend positivo tra le qualifiche a maggior contenuto professionale.
- la tipologia contrattuale a tempo indeterminato risulta essere la forma nettamente prevalente nell'area milanese che giunge a riguardare fino al 90% dei dipendenti, mentre in tutta la Lombardia la percentuale si attesta sull'87 per cento.
- il monte ore lavorato complessivamente in tutto l'anno sembrerebbe in diminuzione rispetto al 2010 ma ciò sarebbe l'effetto dato dal calendario che ha ridotto, nel 2011, i giorni lavorativi. Il ricorso alla Cig, rispetto al 2010, è stato minore, sia a livello territoriale che regionale; inoltre per gli occupati dell'area milanese si assiste ad un ridimensionalento delle assenze che resta, invece, stabile per gli occupati di tutta la Lombardia.
- i salari e gli stipendi hanno registrato un incremento medio del 3% per entrambi i livelli, milanese e regionale, superando il tasso di inflazione che, durante il corso del 2011, si è attestato intorno ad un valore medio del 2,8 per cento.