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Sono un immigrato egiziano da tre anni in Italia e in attesa di regolarizzazione, è vero che dal prossimo anno non ci saranno più i flussi?
Risponde Maurizio Bove - CESIL - cesil.immigrati@cisl.it tel 0220408142
Secondo le ultime dichiarazioni del Ministero dell’Interno, per quest’anno si starebbe valutando il “blocco” del decreto Flussi in considerazione della situazione economica nella quale versa il nostro Paese: la crisi ha fatto aumentare drammaticamente il numero dei disoccupati in Italia, quindi al momento non servirebbe prevedere nuovi ingressi di cittadini stranieri. Il tema è delicato, ma la soluzione prospettata dal ministro Cancellieri non è una novità: già nel 2011 si è discusso di questa possibilità. Allora come oggi, però, la questione deve essere valutata da una prospettiva diversa. È vero, infatti, che la disoccupazione in Italia ha raggiunto livelli preoccupanti, così come è vero che molti cittadini stranieri, spinti dalla crisi, stanno facendo ritorno nel loro Paese o verso mete più “appetibili”. Ma è altrettanto vero che alcune professioni rimangono appannaggio esclusivo dei lavoratori stranieri perché, nonostante tutto, i “nostri” disoccupati sono ancora restii ad accettare mansioni poco qualificate e scarsamente retribuite. Inoltre, ed è questo l’elemento chiave dal quale non si può prescindere in un simile dibattito, si fa sempre finta di dimenticare che il decreto Flussi, in realtà, è nella maggior parte dei casi una “sanatoria mascherata”, che non viene utilizzata per assumere lavoratori che si trovano nel loro Paese, ma come unico strumento a disposizione dei datori di lavoro per regolarizzare chi è già in Italia alle propriedipendenze.Se davvero si ritiene che per quest’anno sia meglio chiudere le frontiere a nuovi ingressi, si approfittiallora dell’occasione per far emergere le migliaia di lavoratori che sono ancora costretti a lavorare in nero nel nostro Paese, perché non ammessi dall’ultima sanatoria, riservata solo a colf e badanti, e rimasti esclusi dal Decreto Flussi 2011. E si metta finalmente mano alla normativa in materia di immigrazione, individuando, in ingresso, meccanismi più adeguati alla gestione dei flussi migratori verso il nostro Paese e eliminando, per chi è già qui, quelle norme che parecipitano nell’irregolarità chi viene espulso dal mercato del lavoro.