.
Sicet: accettata la domanda di alloggio transitorio, ma la casa non c'è. Domenica 17 presidio davanti a due stabili comunali con 70 appartamenti sfitti.
Antonio viveva da molti anni con la sua famiglia in affitto in via Trivulzio a Milano e oggi è stato sfrattato per morosità incolpevole. Antonio in aprile aveva fatto una domanda SAT (per alloggi transitori), come prevede la legge per le famiglie sotto sfratto, ma la risposta, positiva, è arrivata solo la scorsa settimana. Antonio ha, infatti, ottenuto l’assegnazione dell’alloggio SAT, ma solo sulla carta, perché la casa non c’è.
“Durante l’incontro seguito al presidio organizzato giovedì 25 novembre davanti a Palazzo Marino dai sindacati degli inquilini – osserva il segretario generale del Sicet di Milano, Mattia Gatti -, l’assessore Pierfrancesco Maran ha detto che la riserva degli alloggi d’emergenza è in esaurimento e non è adeguata neanche al numero delle famiglie riconosciute bisognose dallo stesso Comune. E tutto ciò è inaccettabile. In realtà le case ci sarebbero, ma occorrerebbe cambiare le politiche abitative del Comune e della Regione”.
La proprietà della casa dove vivevano Antonio e la sua famiglia non ha voluto utilizzare i fondi disponibili per differire l’esecuzione dello sfratto o per stipulare un nuovo contratto a canone inferiore. Con il suo stipendio e quello della moglie non è possibile trovare un affitto sul mercato immobiliare privato a Milano e provincia. Le proprietà chiedono redditi e garanzie troppo alti.
Adesso la famiglia è in attesa di una risposta da parte dei Servizi sociali comunali per una sistemazione in albergo, che sarà in ogni caso per pochi giorni e solo per la madre e i bambini.
Nell’ambito della giornata di mobilitazione cittadina “Chiediamo casa”, domenica 17 dicembre, il Sicet sarà presente, alle ore 11, in via Jacopino da Tradate 16, di fronte a due stabili comunali con 70 alloggi sfitti, che il Comune invece di assegnare vorrebbe vendere.