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Il Sicet chiede al Comune una soluzione transitoria (in attesa di quella definitiva) per questa famiglia e risposte sulla gravissima situazione dell’emergenza-casa in città.
E’ stato rinviato al 21 novembre lo sfratto per morosità di Loradel, una donna sola, con problemi di salute, con un reddito precario, madre di tre figlie minorenni.
Dopo una lunga discussione con la proprietà (una società immobiliare), la mobilitazione del Sicet ha consentito di “prendere” tempo, in attesa di una soluzione.
La morosità è stata causata dalla precaria situazione socio-economica della famiglia. Loradel ha subito un licenziamento ed è rimasta priva di reddito, quindi impossibilitata a pagare l’affitto.
Già il 27 luglio scorso si era presentato l’ufficiale giudiziario con la forza pubblica per eseguire lo sfratto, ma ne era poi stato disposto il rinvio.
Loradel ha fatto richiesta di casa popolare, sia con i bandi ordinari, sia con la domanda di alloggio temporaneo in emergenza, ma ad oggi non ha ricevuto alcuna risposta da parte del Comune.
Il Sicet chiede al Comune una soluzione abitativa transitoria (in attesa di quella definitiva) per questa famiglia e, in generale, risposte concrete sulla gravissima situazione dell’emergenza-casa in città.
Quello sventato oggi è l’ennesimo sfratto ad opera di un immobiliare, nei confronti di una famiglia che ha l’unico torto di essere povera e impossibilitata a trovare una soluzione sul mercato privato delle locazioni.