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Lunedì 22 maggio, ore 10, presidio del Sicet sotto la sede dell'assessorato alla Casa, in via Larga 12.
A Milano le persone in emergenza abitativa che attendono una risposta alla loro richiesta di alloggio temporaneo (SAT) sono centinaia. In moltissimi casi alle famiglie è stata comunicata la valutazione della domanda ma attendono da mesi che gli venga consegnata una risposta, mentre molte altre hanno avuto una valutazione positiva ma resta un’assegnazione “sulla carta” perché il Comune sostiene non esserci case disponibili. Ci sono famiglie che attendono l’offerta dell’alloggio transitorio a seguito di accoglimento della domanda da più di un anno.
Nel frattempo gli sfratti e i pignoramenti della prima casa vengono eseguiti e le famiglie finiscono in strada senza soluzioni dignitose da parte del Comune e sono costrette a spostarsi fuori Milano alla ricerca di nuovo affitto, a vivere in condizione di illegalità o a passare da un’ospitalità all’altra, anche separandosi, in condizioni spesso di sovraffollamento e insalubrità. Eppure a Milano c’è un consistente patrimonio di edilizia pubblica che potrebbe dare un tetto a tutte queste famiglie, se non venisse lasciato in stato di abbandono o utilizzato per fare cassa attraverso piani vendita, cessione ai privati e piani di valorizzazione.
Nel Piano dell’Offerta Abitativa approvato dal Consiglio Comunale all’inizio dell’anno si prevede nel 2023 l’assegnazione di 1.700 alloggi a canone sociale ma è stato aperto un avviso per assegnare solo 66 alloggi da ristrutturare da cui sono esclusi i cittadini più poveri. Nel 2022 sono stati assegnati solamente 1.077 alloggi a canone sociale, a fronte dei 2.200 alloggi disponibili previsti dal piano annuale. Da gennaio il Comune ha a disposizione 150 alloggi da destinare alle assegnazioni transitorie in emergenza a famiglie sfrattate o senza casa. Che fine hanno fatto questi alloggi? Sono già stati esauriti? Perché tante famiglie attendono senza risposte?
LUNEDI’ 22 MAGGIO alle 10
presso l’Assessorato alla Casa in via Larga 12
insieme alle famiglie in attesa di casa e ai cittadini che attendono da mesi un alloggio SAT chiederemo:
risposte immediate ai cittadini
un radicale cambio della gestione dell’emergenza abitativa da parte del Comune con la costituzione di un Ufficio che si coordini con Prefettura e Commissariati e che abbia a disposizione risorse e alloggi per dare risposte concrete alle famiglie
un impegno concreto del Comune di Milano per costruire un protocollo di gestione degli sfratti con la Prefettura