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Lungo corteo da corso Venezia a piazza Duomo. Don Ciotti: “L’indifferenza fa la differenza”.
Cgil, Cisl e Uil hanno partecipato alla manifestazione promossa e organizzata da Libera, nell’ambito della XXVIII Giornata Nazionale della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Un lungo corteo, composto da oltre70 mila persone, con tantissimi giovani di scuole provenienti da diverse zone d’Italia, è partito da corso Venezia ed è arrivato a piazza Duomo. Dietro lo striscione del sindacato hanno sfilato, fra gli altri, i segretari generali della Cisl milanese e lombarda, Carlo Gerla e Ugo Duci.
In piazza, sotto la Madonnina, davanti ad una folta rappresentanza di famigliari, sono stati letti i nomi delle 1.069 persone incolpevoli assassinate dalla criminalità organizzata.
Ha cominciato la lettura il sindaco di Milano Giuseppe Sala, ha finito l’ex magistrato Gian Carlo Caselli. Per la Cisl milanese è intervenuto il segretario Eros Lanzoni.
La mobilitazione si è conclusa con un appassionato intervento del presidente di Libera, don Luigi Ciotti, che ha esordito dicendo che “è l’indifferenza a fare la differenza”.
I manifestanti hanno sfilato sotto lo slogan “È possibile”. Gli organizzatori hanno spiegato così questa scelta: "Lo slogan di questa Giornata vuole portarci a riflettere su ciò che ciascuno di noi può fare per l’affermazione dei diritti e della giustizia sociale. La parola “possibile” deriva da “potere” e indica ciò che si può realizzare, ciò che può accadere. Oggi ci troviamo su un sentiero oscuro, dove talvolta non ci sono neanche le stelle a farci da guida. Sappiamo che “è possibile” superare questa fase se a metterci in gioco siamo tutti, insieme: solo con il noi si può arrivare ad affermare la pace, la giustizia, la verità, i diritti, l’accoglienza e la libertà".
Nel pomeriggio si sono tenuti diversi seminari sul tema. A quello organizzato presso la Camera del Lavoro sul ruolo del sindacato nella lotta alle mafie è intervenuto il segretario nazionale della Cisl Andrea Cuccello.