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Il sindacato inquilini della Cisl milanese chiede la riqualificazione degli stabili in tempi certi e l’apertura di un confronto con Aler.
Oggi, 3 novembre, in via Bolla Aler Milano ha proceduto alla messa in sicurezza del caseggiato 38/42 con il relativo sgombero degli abitanti irregolari ancora rimasti.
Via Bolla, negli anni, è diventata oggetto di cronaca a causa dei continui eventi di occupazione senza titolo e dei problemi di sicurezza che hanno messo la vita degli abitanti di quei caseggiati a dura prova.
Quello che sta avvenendo in questi giorni, con l’assegnazione di alloggi SAT (Servizi Abitativi Transitori) a circa una cinquantina di nuclei di occupanti senza titolo, con accertata condizione di fragilità da parte delle istituzioni competenti, possiamo considerarlo una svolta in positivo nella gestione di questi casi, in quanto, anche grazie alle continue sollecitazioni del Sicet, che rappresenta decine di famiglie in quel quartiere sia tra gli abitanti regolari che tra gli occupanti, si è introdotto un cambio di paradigma sia da Regione Lombardia che da Aler Milano per la gestione dei contesti problematici, sia per quanto riguarda la gestione dell’ordine pubblico, sia per quanto riguarda i progetti di riqualificazione.
Questo a nostro avviso è stato possibile intervenendo su più fronti e ascoltando anche gli attori sociali che lavorano quotidianamente con gli abitanti.
E’ bene ricordare che nei programmi iniziali di Regione Lombardia era previsto l’abbattimento di tutti gli stabili di via Bolla, in funzione di un accordo con Cassa Depositi e Prestiti che avrebbe poi previsto un intervento edilizio che avrebbe portato alla perdita di alloggi popolari, circa 250 nel quartiere Gallaratese.
Il cambio di visione da parte dell’assessorato alla Casa di Regione Lombardia, avvenuto negli ultimi due anni, ha invece fatto sì che venissero investite importanti risorse economiche per una riqualificazione completa del contesto di via Bolla, introducendo un nuovo strumento per la “regolarizzazione” degli abitanti sine titulo, ovvero i Servizi Abitativi Transitori, che in questi giorni stanno consentendo a nuclei in stato di fragilità di uscire dall’illegalità abitativa con l’assegnazione di alloggi in Milano e provincia.
Questo è potuto avvenire anche grazie alla presenza costante del Sicet nei caseggiati di via Bolla, che in questi anni ha più volte segnalato lo stato di degrado e le difficoltà degli abitanti, chiedendo una soluzione di buon senso al fine di evitare che i problemi sociali venissero scaricati nuovamente nei quartieri periferici della città, successivamente allo sgombero.
Riteniamo positiva la scelta perpetuata, con il coordinamento della Prefettura e con il coinvolgimento anche del Comune e del Municipio 8, anch’essi parte attiva in questo processo di riqualificazione, di attivare percorsi inclusivi e sociali per le famiglie che necessitano di una soluzione abitativa, liberare gli alloggi in via Bolla per quanto possibile, per poi procedere con il programma individuato da Aler Milano per la riqualificazione degli stabili.
In merito ai passaggi successivi, che vedranno nei prossimi anni gli interventi di manutenzione straordinaria, come Sicet Milano abbiamo già presentato una piattaforma nella quale chiediamo ad Aler un tavolo di confronto al fine di poter ottenere il maggiore coinvolgimento degli abitanti di via Bolla, attraverso un percorso partecipato che possa migliorare considerevolmente la vita di quel quartiere.
Un processo virtuoso e di confronto che chiediamo che ora venga esteso anche per altri quartieri nei quali sono previsti interventi di riqualificazione e protocolli sulla sicurezza come il Giambellino/Lorenteggio e il quadrilatero popolare di San Siro.
Sicet Milano