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Il sindacato inquilini della Cisl scrive alla proprietà. Costi sempre più alti anche nell’housing sociale.
Il complesso residenziale di Cascina Merlata, ubicato nelle vicinanze dell’area di Expo 2015, è nato come intervento sociale, in convenzione con il Comune di Milano, per venire incontro ai bisogni abitativi del cosiddetto “ceto medio”.
Ora, però, il continuo aumento dei costi, unito alla stagnazione dei salari dei lavoratori e degli importi delle pensioni, rischia di rendere insostenibile il peso del canone di affitto per moltissimi inquilini. Un canone che va dai 4.800 euro annui per le metrature più basse (61 metri quadrati) ai circa 8.600 euro, sempre annui, per quelle più ampie (130 metri quadrati). A queste somme vanno poi aggiunte le spese condominiali.
“Oggi – spiega Mattia Gatti, segretario del Sicet di Milano, il sindacato inquilini della Cisl – abbiamo inviato alla proprietà, Investire S.g.r., una richiesta, sottoscritta da 257 affittuari degli appartamenti di Cascina Merlata, affinché sospenda gli incrementi Istat previsti nei prossimi mesi, che determinerebbero aumenti dai 300 ai 500 euro annui a famiglia. Un fardello davvero rilevante per molti”.
In questa congiuntura economica, caratterizzata dalla progressiva e rapida erosione del potere d’acquisto dei redditi dei lavoratori e degli importi delle pensioni, unita agli aumenti molto pesanti delle bollette energetiche che verranno scaricate sugli inquilini con i prossimi conguagli delle spese condominiali, il Sicet chiede un intervento straordinario, coerente con la natura del progetto di Social Housing di Cascina Merlata.
Il sindacato ha informato di quest’iniziativa anche il Comune di Milano, che è stato parte attiva nella realizzazione di questo complesso di edilizia convenzionata.