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Emergenza casa a Milano, corteo dei sindacati degli inquilini per le vie del centro

Ermanno Ronda, Sicet Milano: “Questa città esclude chi è più povero”. 

I sindacati degli inquilini hanno manifestato sabato 25 giugno a Milano. Un corteo composto da famiglie, persone sotto sfratto o che faticano a pagare un affitto nel mercato privato, abitanti delle case popolari, ha attraversato il centro storico, da via Palestro a piazza della Scala.

Il mondo sindacale ha chiesto interventi concreti alle istituzioni e lanciato un appello per il diritto alla casa che può essere firmato qui

Le richieste dei sindacati: 

POLITICHE PUBBLICHE CONTRO IL CARO AFFITTO: è necessario che la Giunta Sala aumenti i finanziamenti per il sostegno agli inquilini in affitto e intervenga a livello locale con modifiche al PGT e regolamenti gli affitti turistici a partire dagli airbnb. Sostenga inoltre a livello nazionale le modifiche alla Legge 431/98, attraverso limitazioni all'utilizzo del canale libero almeno nelle grandi aree metropolitane.

AFFRONTARE L’EMERGENZA SFRATTI attraverso la programmazione e il contingentamento degli sfratti in esecuzione e l’istituzione di un Ufficio Unico Comunale in grado di gestire le procedure di assegnazione di tutte le disponibilità alloggiative, le accoglienze temporanee e gli alberghi al fine di garantire il passaggio da casa a casa dei nuclei famigliari che si trovano sottoposti a sfratto.
 
FINANIZAMENTI PRIORITARI PER IL RECUPERO E LA REALIZZAZIONE DI CASE PUBBLICHE A CANONE SOCIALE; accanto ai piani di recupero dell'esistente occorrono nuove realizzazioni. Questo oggi è possibile considerando anche i minori costi e l’attuale maggiore qualità dell’edilizia off - site e la disponibilità di aree comunali non utilizzate, quantificate dal PGT vigente in circa 2.000.000 di mq. e introducendo quote obbligatorie di edilizia residenziale pubblica a canone sociale in tutti i progetti di riqualificazione delle aree dismesse.
 
INTERVENTI URGENTI SUL PATRIMONIO DI ALER E COMUNE PER CONTRASTARE IL DEGRADO MANUTENTIVO E SOCIALE DEI QUARTIERI POPOLARI; iniziando dall’immediata ripresa dei piani di riqualificazione nei quartieri popolari (il progetto di riqualificazione Giambellino/Lorenteggio, i cinque Contratti di Quartiere, i Pru/Prust avviati da più di vent’anni e non ancora terminati) e al pieno utilizzo del Bonus 110% per la riqualificazione energetica.

CESSAZIONE DELLA SOTTRAZIONE DI PATRIMONIO DALL'EDILIZIA PUBBLICA; interrompere subito tutti i piani di vendita e di valorizzazione: l'offerta di alloggi a canoni sostenibili, rivolta a nuclei familiari con una certa disponibilità economica ma in difficoltà ad accedere/permanere nel mercato privato va affrontata come strumento aggiuntivo e non può avvenire sottraendo alloggi all'ERP a discapito di chi ha più bisogno.

REGOLARIZZAZIONE DELLE FAMIGLIE OCCUPANTI PER NECESSITÀ; sgomberare famiglie in situazione di disagio economico non può essere la soluzione al problema delle occupazioni abusive: crediamo sia indispensabile dare la possibilità alle famiglie occupanti di alloggi pubblici che si trovano in stato di necessità o in condizione di disagio sociale ed economico di regolarizzare la propria posizione. Chiediamo alla luce delle modifiche apportate alla L.R.n.16/16 l’immediata costituzione di un Tavolo di discussione con Comune, Aler, Prefettura e Regione al fine di definire criteri e modalità per l’emersione dell’abusivismo.

REVISIONE DELLA LEGGE REGIONALE 16/2016, prevedendo in modo prioritario la creazione di un finanziamento strutturale/obbligatorio al comparto pubblico e alla politica della casa in affitto all’interno del bilancio regionale (superando il modello di autosostenibilità che ha determinato la crisi delle ALER). Chiediamo la modifica della disciplina degli accessi perché i poveri e gli stranieri vengano valutati sulla base del loro effettivo bisogno alloggiativo, il ripristino di una graduatoria unica di bando e procedure di assegnazione efficaci consentendo anche le assegnazioni in deroga alla graduatoria e in deroga ai requisiti nei casi di sfratto e di gravissima emergenza abitativa.

MODIFICARE DRASTICAMENTE LE POLITICHE DEL GOVERNO per: attuare urgentemente un Piano Pluriennale di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) aumentando significativamente l’offerta di alloggi a canone sociale – incrementare i finanziamenti per Il Fondo Sostegno Affitto – definire risorse da destinare ai Comuni per l’acquisto di alloggi da assegnare agli sfrattati con affitti rapportati alle capacità economiche degli inquilini.

27/06/2022
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