IMMIGRATI
RAPPORTO FONDAZIONE ISMU

In calo e più poveri: gli stranieri in Italia

Bove, Cisl Milano: "Bisogna investire sulle politiche per l'integrazione, a partire dalla scuola, in modo da colmare il gap tra nuovi e vecchi cittadini a beneficio dell'intero Paese".

Fondazione ISMU stima che al 1° gennaio 2021 gli stranieri presenti in Italia siano 5.756.000, 167.000 unità in meno rispetto alla stessa data del 2020 (-2,8%). Il numero degli irregolari resta sostanzialmente invariato, attestandosi sui 519mila (contro i 517mila dell’anno precedente). Gli stranieri rappresentano nel complesso circa il 10% della popolazione presente in Italia al 1° gennaio 2021. 

Sul fronte lavorativo si osserva come la vulnerabilità della popolazione con background migratorio, già strutturalmente svantaggiata rispetto a quella italiana, si sia accentuata a causa della pandemia: il tasso di occupazione degli stranieri, infatti, subisce una significativa flessione, passando dal 61% del 2019 al 57,3% del 2020. Si assiste a un ulteriore aggravamento della povertà, giunta nel 2020 a riguardare il 29,3% degli stranieri (contro il 7,5% degli italiani) e il 26,7% delle famiglie di soli stranieri (erano il 24,4% nel 2019), pari a ben 415mila nuclei familiari. Nel 2020 la retribuzione media annua dei lavoratori extracomunitari, pari a 12.902 euro, è inferiore del 38% a quella del complesso dei lavoratori. Un segnale positivo arriva invece dall’imprenditoria immigrata: nell’anno più segnato dalla pandemia (2020) si rileva un incremento pari al 2,3% dei titolari e soci nati all’estero. Inoltre nel primo semestre 2021 le imprese “straniere” registrano un saldo positivo di 16.197 unità, nettamente più elevato del corrispondente periodo del 2020.

Sul fronte scolastico è interessante notare che nell’anno scolastico 2019/20 per la prima volta gli alunni stranieri iscritti al liceo superano quelli iscritti agli istituti professionali e che, però, il ritardo scolastico riguarda circa il
30% degli alunni con cittadinanza non italiana (contro il 9% degli alunni italiani).

Sono questi alcuni dei principali dati del XXVII Rapporto sulle migrazioni 2021, elaborato da Fondazione ISMU (Iniziative e Studi sulla Multietnicità) e presentato oggi.

Questo il commento di Maurizio Bove, presidente di Anolf Milano e responsabile del Dipartimento politiche migratorie della Cisl milanese.

"I dati pubblicati oggi in occasione della presentazione del Rapporto ISMU 2021 confermano che i cittadini stranieri rappresentano ormai una componente stabile della popolazione italiana, anche se, e questo è il rovescio della medaglia, vanno sempre più ad ingrossare la fascia delle persone povere, sia perchè, in particolare, sono quelli maggiormente colpiti dalla disoccupazione generata dalla crisi economica sia perchè, più in generale, la loro retribuzione rimane sensibilmente inferiore a quella dei colleghi italiani.

Come sosteniamo da tempo, più che concentrare risorse ed energie nell'inutile tentativo di arginare i flussi di ingresso, peraltro in calo, con provvedimenti che generano soltanto sanatorie altrettanto inefficaci, che non danno alcuna risposta e non fanno emergere l'irregolarità, bisognerebbe invece investire con decisione sulle politiche per l'integrazione, a partire dalla scuola, in modo da colmare il gap tra nuovi e vecchi cittadini a beneficio dell'intero Paese.

Altrimenti continueremo a veder incrementare il flusso in uscita, di cui sempre poco si parla, di quelle persone che vanno all'estero alla ricerca di condizioni migliori e lasciano alle proprie spalle, a malincuore, un Paese che rinuncia, per mancanza di coraggio più che per convinzione, a valorizzare tutte le potenzialità dell'immigrazione".

In allegato il comunicato stampa e le slides con tutti i dati.
 

11/02/2022
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