MERCATO DEL LAVORO
MERCATO DEL LAVORO

Formare per innovare: esperienze e prospettive dei fondi interprofessionali nel milanese

Forum all'Umanitaria con Comune di Milano, Città Metropolitana di Milano, Cgil Milano, Cisl Milano Metropoli, Uil Milano e Lombardia Assolombarda, Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, Unione Artigiani della Provincia di Milano e di Monza Brianza.

Si è svolta la terza edizione del “Forum del Lavoro”, promosso da Società Umanitaria e incentrato quest’anno sul tema della formazione continua e, nello specifico, sull’analisi del funzionamento dei fondi interprofessionali nell’area metropolitana milanese.

L’apertura dei lavori è stata dedicata alla presentazione in anteprima dello studio “Formazione professionale e strategie aziendali” voluto per l’occasione dal Forum del Lavoro e commissionato dalla Società Umanitaria. La ricerca è stata condotta da Gabriele Ballario, professore di Sociologia Economica dell’Università degli Studi di Milano e dal ricercatore Stefano Cantalini. Lo studio, in fase di pubblicazione, si è posto l’obiettivo di analizzare l’operatività dei Fondi Interprofessionali nel territorio milanese, mostrando quale sia stata l’adesione delle aziende e quale sia la loro efficacia nell’erogare formazione di qualità ai lavoratori occupati per lo sviluppo di nuove competenze professionali. 
Dallo studio emerge in primis un dato: tutti i soggetti coinvolti nel processo, sia dal punto di vista aziendale che dal punto di vista delle parti sociali, danno un giudizio positivo sui Fondi Interprofessionali: la logica della rete, il bilateralismo, l’attivazione dal basso, la flessibilità del loro funzionamento sono tutti elementi apprezzati, soprattutto sul territorio milanese, dove vi è una grande tradizione di cooperazione. Il buon funzionamento del meccanismo è evidenziato dall’alta adesione delle aziende ai fondi, tra cui si distingue però una presenza minore delle piccole e micro imprese, in cui il costo della formazione aziendale incide in maniera importante.
Certo lo studio pone in luce anche alcune criticità, tra le quali spicca la pesantezza delle procedure burocratiche alimentate anche dalla forte centralizzazione del sistema. 

Alla presentazione dello studio sono seguite due tavole rotonde a cui hanno partecipato: Stefano Passerini (Assolombarda), Francesco Mungo (Confcommercio), Marco Accornero (Unione Artigiani), Massimo Bonini (CGIL), Eros Lanzoni (CISL) e Danilo Margaritella (UIL), moderati dal giornalista del Corriere della Sera Giampiero Rossi. Successivamente hanno preso parola Elena Buscemi e Lorenzo Rossignoli (Comune di Milano), Giulia Barbucci (CESE – Comitato Economico e Sociale Europeo), Cristina Tajani (Ministero del Lavoro), coordinate da Marzia Oggiano, Vice Presidente della Società Umanitaria. 

Dal confronto sono scaturite importanti riflessioni e futuri spunti di lavoro per il forum. 
I partecipanti hanno sottolineato come in questi anni si sia significativamente diffusa una nuova cultura per cui le aziende tendono a considerare la formazione non più come un mero costo aziendale, quanto come un’opportunità sia per le imprese che per i lavoratori. 
L’importanza dell’aggiornamento professionale è ormai talmente sentita da rendersi necessario, secondo gli intervenuti, un sistema di certificazione delle competenze condiviso e oggettivo per far sì che le opportunità di mobilità e di ricollocazione dei lavoratori siano agevolate e si sono dati questo aspetto specifico come obiettivo di futuro lavoro comune.

Confcommercio, sottolinea come la formazione sia stata strumento indispensabile per il consolidamento delle aziende del settore servizi, dove si è assistito ad un fenomeno di crescita dimensionale delle stesse Infatti dal 2012 al 2019 il peso occupazionale delle aziende sotto i 10 dipendenti si è ridotto dal 28,6% al 23% pur a fronte di un incremento delle piccole aziende del settore del 5%.

Tutti hanno convenuto sulla necessità che la formazione diventi permanente e sia erogata in costanza di tutta la vita lavorativa, avendo attenzione, come sottolineato da parte sindacale, a rendere partecipi della crescita professionale tutti i lavoratori, anche quelli con meno competenze di base.

La formazione permanente è considerata pilastro fondamentale anche dall’Unione europea, che si è posta l’ambizioso obiettivo di raggiungere entro il 2030 l’obiettivo di garantire un percorso formativo annuale al 60% della popolazione adulta. Una sfida importante, a fronte del fatto che nel 2016 solo il 37% degli adulti europei ne hanno potuto fruire e, dato ancora più rilevante, solo il 18% tra i poco qualificati.

Questa sfida è accolta anche dal Governo italiano, che attraverso il nuovo sistema di politiche attive si pone l’obiettivo di prendere in carico 3 milioni di lavoratori, di cui almeno 800 mila da avviare alle attività formative.

Il “Forum annuale sul mercato del lavoro a Milano e Area Metropolitana” è un’iniziativa nata da un protocollo d’intesa promosso dal 2018 da Società Umanitaria, ente storico attivo nel campo del lavoro e del sociale da più di un secolo, a cui hanno aderito il Comune di Milano; la Città Metropolitana di Milano; Assolombarda; Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza; Unione Artigiani della Provincia di Milano e di Monza Brianza; Cgil Milano, Cisl Milano Metropoli e Uil Milano e Lombardia.

09/12/2021
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