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Maurizio Scandurra, Femca Cisl: l'azienda rispetti gli accordi.
Venerdì 3 settembre, presso il piazzale della sede di Liquigas Milano (via Giovanni Antonio Amadeo, 59), si è tenuto un presidio-sciopero proclamato da Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil a livello nazionale.
Queste le motivazioni in una nota delle segreterie nazionali dei tre sindacati di settore.
“Lo sciopero è stato dichiarato per l’incomprensibile ed arrogante atteggiamento tenuto dalla direzione aziendale e dall’amministratore delegato di Liquigas. A partire dal 2020 e per tutto il 2021 si è lavorato per trovare soluzioni sul recupero di efficienza e produttività, siglando un accordo che, con enormi sacrifici da parte dei lavoratori, ha consentito un piano di riorganizzazione con taglio di posti di lavoro. Nonostante questo, l’amministratore delegato ha voluto risolvere unilateralmente questioni che nulla avevano a che fare con i processi di riorganizzazione aziendale, ma piuttosto attenevano più a ‘disciplinare’ qualche lavoratore. L’amministratore delegato, a seguito della sottoscrizione dell’accordo per l’esodo incentivato, firmato di fronte al coordinamento nazionale, ha comunicato di voler anteporre il bisogno di aumentare i profitti a qualunque possibile discussione. Per l’A.D. di Liquigas le parti sociali dovrebbero accettare e subire in silenzio le sue decisioni. Scioperiamo per la dignità del lavoro, per la tutela della storia nostra e di un sistema imprenditoriale che, mai sino ad oggi, si era caratterizzato per tanta protervia e arroganza. Scioperiamo per tutti i lavoratori, perché il sindacato da sempre tutelando il lavoro tutela la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori da chi pensa che l’articolo 1 della costituzione sia carta straccia”.
In allegato una videodichiarazione di Maurizio Scandurra della Femca Cisl.