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Fuga dalla città

Fabio Massa racconta la Milano colpita dalla pandemia. Che ora deve ripartire, raccogliendo l'ennesima sfida della sua storia.

“Fuga dalla città” è stato pubblicato nel febbraio di quest’anno, prima dell’inizio della campagna vaccinale. Oggi la situazione è diversa e, nonostante la diffusione della variante Delta, le prospettive sembrano migliori. Insomma, l’uscita dal tunnel pandemico non appare più così lontana (o almeno si spera). Adesso siamo in estate, ma il contenuto del libro resta attuale e meritevole di attenzione.

Fabio Massa, giornalista che conosce bene il territorio, ha fatto una ricognizione scrupolosa nella Milano colpita dal Covid. “Era la prima della classe, la metropoli più ricca e moderna d'Italia – si legge -, oggi è una città spenta dal virus. Fuga dalla città significa fuga dei capitali, dei lavoratori, degli studenti, dei turisti... Fuga dalla città racconta la trasformazione improvvisa e violenta di Milano: i grandi affari immobiliari bloccati e le nuove strategie dei poteri che contano, l'emergenza abitativa, gli uffici vuoti, il presente e il futuro dello smart working, le sacche esagerate di ricchezza e benessere da un lato e la schiavitù e lo sfruttamento del lavoro dall'altro (dai rider al caporalato), il disastro della sanità ‘d'eccellenza’ incapace di affrontare l'emergenza, la cultura a pezzi (dalla Scala ai piccoli teatri), il calcio in panne, con l'avventura del nuovo stadio fermata sul nascere, la crisi profonda della politica ma anche le risorse e le possibilità per uscirne, costruendo una città più giusta, eguale, umana”.

Massa ha raccontato fatti e storie, ha raccolto e presentato documenti e ha intervistato alcuni “osservatori privilegiati” come il sindaco Beppe Sala, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, l’assessore Pierfrancesco Maran, l’ex presidente della Fondazione Cariplo  Giuseppe Guzzetti, il rettore del Politecnico Ferruccio Resta, l’architetto Stefano Boeri.

Il quadro che esce è quello di una Milano che va (in parte) ricostruita e rilanciata, magari cambiando qualche modello di azione e di sviluppo che non è adeguato ai tempi e non funziona più. Ma Milano è abituata alle sfide e non ha paura di raccoglierne un’altra. 

29/07/2021
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