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L'italia vince l'Europeo di calcio, in Inghilterra non la prendono bene

Nicola Roggero racconta l'epopea del calcio inglese. E tra le pagine si capisce perché questa volta non si è vista la famosa sportività dei sudditi di Sua Maestà.

L'Italia ha vinto gli europei di calcio e gli inglesi, per usare un eufemismo, non l'hanno presa bene. Il libro di Nicola Roggero ci aiuta a capire perché questa volta la tanto famosa e ostentata sportività britannica non si sia proprio vista.

Il fatto è che “il gioco più bello del mondo” è stato inventato nel XIX secolo in Inghilterra e i sudditi di Sua Maestà conservano da allora un mai sopito senso di superiorità che li ha anche portati a disertare per lungo tempo le competizioni internazionali (salvo poi prendere batoste memorabili, soprattutto con la Nazionale).

I “maestri”, questa volta, si sentivano la vittoria in tasca, quasi fosse un qualcosa di già scritto, e quando hanno visto che la Coppa, invece di tornare a casa (a Londra, ovviamente: “it’s coming home”, il tormentone di queste settimane…), ha preso la strada di Roma, la delusione è stata cocentissima.

La parata di Donnaruma sull’ultimo rigore di Bukayo Saka non ha, comunque, scalfito la magia che avvolge il calcio inglese, così ben raccontata nelle pagine di “Premier League”.

Roggero, giornalista di Sky - uomo di profonda cultura sportiva, capace come pochi di arricchire le cronache di una partita con tante “note a margine” -, conduce il lettore alla scoperta di un mondo affascinante, fatto di riti e tradizioni, personaggi incredibili, rivalità feroci, stadi memorabili, squadre leggendarie, vicende belle e meno belle.

Una vera e propria epopea cominciata nel 1888 quando il gentiluomo William McGregor diede origine alla prima edizione di quello che diventerà il campionato più seguito sul pianeta.

12/07/2021
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