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Maurizio Bove, Cisl Milano "Servono corridoi umanitari per i rifugiati e canali di ingresso regolari per motivi di lavoro".
208mila. 3 ogni 1000 abitanti. Tanti sono i rifugiati che vivono in Italia, spesso nell’invisibilità. Per riaffermare i loro diritti e per ricordare l’importanza della Convenzione di Ginevra, trattato internazionale che riconosce i diritti chi lascia il proprio paese per fuggire da persecuzioni e discriminazioni, ogni 20 giugno l’ONU invita a celebrare la Giornata mondiale del rifugiato.
Secondo Maurizio Bove, responsabile Ufficio immigrazione della Cisl di Milano "Servono corridoi umanitari per i rifugiati e canali di ingresso regolari per motivi di lavoro".
Martedì 22 giugno la rete #IoAccolgo ha consegnato ai sindaci e ai prefetti delle città italiane un Nuovo Patto Europeo per i Diritti e l’Accoglienza: una lista di proposte per favorire gli ingressi legali in Italia, fermare le morti nel Mediterraneo e sulla rotta balcanica, garantire il diritto d’asilo e combattere realmente i traffici connessi agli ingressi illegali.
A Milano, gli enti che compongono il comitato milanese della campagna hanno organizzato un presidio simbolico in piazza della Scala. Qui hanno consegnato il decalogo all’assessore alle Politiche sociali e alla Casa Gabriele Rabaiotti (delegato dal sindaco). Il documento è stato inviato anche alla Prefettura e alla Regione Lombardia.
La campagna “Io accolgo” nasce nel 2018 su iniziativa di un ampio fronte di organizzazioni della società civile, enti e sindacati per dare una risposta forte e unitaria alle politiche sempre più restrittive adottate dal Governo e dal Parlamento italiani nei confronti di richiedenti asilo e migranti, in violazione dei principi affermati dalla nostra Costituzione e dalle Convenzioni internazionali, che producono conseguenze negative sull’intera società italiana.