I sindacati chiedono chiarezza e tutele per gli inquilini. 739 famiglie in scadenza di contratto o con contratti scaduti.
I sindacati degli inquilini hanno tenuto oggi un presidio sotto la sede milanese di Fondazione Enpam, la cassa previdenziale di medici e odontoiatri che intende vendere il proprio patrimonio immobiliare. Sunia, Sicet e Unione Inquilini chiedono risposte chiare su questa dismissione e tutele certe per gli affittuari.
Nel corso dell’iniziativa, che ha visto la partecipazione di una cinquantina di inquilini degli stabili di Milano, Basiglio e Vimodrone, una delegazione sindacale è stata ricevuta dai rappresentanti della proprietà.
"Ai rappresentanti della proprietà - si legge in una dichiarazione sindacale congiunta - abbiamo chiesto garanzie e tutele da inserire prima della vendita, che siano vincolanti per i soggetti che compreranno l’intero patrimonio. Abbiamo chiesto in primo luogo la conferma della validità degli accordi sindacali attualmente sottoscritti e l’impegno ad avviare una trattativa prima della vendita in blocco. Per ora le risposte non sono state soddisfacenti: Enpam infatti sino a quando non vedrà le offerte dei soggetti interessati non vuole prendere impegni rispetto alle tutele per gli inquilini.E’ ancora più urgente quindi che anche il Comune di Milano si faccia parte attiva e intervenga con iniziative di mediazione con la Fondazione".
Il patrimonio immobiliare della Fondazione Enpam è concentrato al 70% tra Milano e hinterland. Per quanto riguarda gli immobili a destinazione residenziale, sono 1.566 gli alloggi tra Milano, Basiglio e Vimodrone, interessati agli accordi sindacali stretti negli anni, a tutela delle famiglie. E ad oggi sono 739 le utenze che hanno contratti scaduti o in scadenza. La maggior parte degli inquilini sono over 65, in condizione di fragilità e in situazioni economiche difficili. La sostenibilità degli affitti di queste famiglie, che non possono accedere al mercato privato o procedere con l’acquisto della casa, è garantita dagli accordi con la proprietà.
L'asta comprende 31 asset direzionali (per una superficie lorda complessiva di 520mila mq), 10 hotel sparsi tra Roma, Milano, Abano e Montegrotto, 5 proprietà retail (30mila mq), una caserma nella capitale, un polo logistico (90mila mq) nell'hinterland del capoluogo lombardo e 17 immobili a destinazione residenziale. Il valore complessivo è di 1 miliardo di euro.
