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ATTUALITÀ
VOCE AI DELEGATI

Femca: il sindacato fra emergenza Covid, tutela del lavoro e transizione green

Riunito online il Consiglio generale della categoria milanese, che rappresenta i lavoratori dei settori chimico, tessile e dell'energia.

La pandemia ha investito e colpito duramente tutti i settori, alcuni più di altri. Il blocco dei licenziamenti ha, per ora, evitato il peggio, ma la ripartenza si annuncia difficile. La questione è stata affrontata oggi durante il Consiglio generale della Femca Cisl, il sindacato di categoria che tutela i lavoratori dei comparti chimico (chimico, farmaceutico, gomma-plastica, vetro e ceramica), energia (petrolio, gas-acqua), tessile (tessile, moda, calzaturiero, concia, pelle-cuoio) ed affini. 

“E’ un momento difficile – ha osservato il segretario generale della Femca Cisl milanese, Eustachio Rosa –, in Italia nell’ultimo anno tutti i nostri settori hanno perso in termini di produzione: -5,4% la farmaceutica, -7% la chimica, - 9% la gomma-plastica, -20% il tessile, - 29% il cuoio. La preoccupazione ora riguarda l’impatto che avrà sull’occupazione la fine del blocco dei licenziamenti. Il mondo del lavoro si sta trasformando, le multinazionali hanno accelerato sui cambiamenti organizzativi, ad esempio rafforzando lo smart working. Occorrerà potenziare la formazione per favorire la conversione delle competenze, ma servirà anche uno sforzo sulle politiche attive per il lavoro”.

Nel milanese i timori riguardano soprattutto il sistema-moda che con la pandemia ha perso il 25% del fatturato e che, sulla produzione, soffre la concorrenza dei Paesi dove i costi sono più bassi. Resiste invece il comparto farmaceutico, mentre soffre quello della gomma-plastica che sconta le difficoltà dell’automotive.

Nel corso del dibattito i delegati sindacali hanno sollevato anche la “questione vaccinale” nelle aziende del territorio.

“Non condividiamo l’accordo sottoscritto da Regione e Confindustria Lombardia in merito alla somministrazione del vaccino nei luoghi di lavoro  – ha sottolineato il segretario generale della Cisl di Milano, Carlo Gerla –, pertanto riteniamo che l’intervento debba tenere conto di una cornice nazionale. Per dare immediato avvio alle vaccinazioni nelle aziende si dovrebbero sottrarre dosi ai soggetti che oggi hanno più bisogno, come anziani over 80, malati oncologici, dializzati, persone fragili e maggiormente a rischio. Come sindacato confederale abbiamo chiesto al Governo un incontro per definire un protocollo-quadro in merito ad un problema così delicato”.

Gerla ha anche toccato i diversi temi dell’attualità (Recovery plan, riforma fiscale, misure previdenziali per il post-Quota 100, azioni per la ripartenza) e, per quanto riguarda il territorio milanese, ha ricordato che in un recente incontro con il sindaco Giuseppe Sala, i segretari di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto di costruire una rete fra istituzioni, sindacati, imprese e associazioni, con il compito di affrontare le criticità, giocando d’anticipo.

Il Consiglio generale è stata l’occasione per parlare anche di una delle questioni strategiche per il presente e per il futuro: la cosiddetta transizione green che dovrà portare il pianeta al passaggio, entro il 2050, dalle fonti fossili alle energie rinnovabili. 

“Con lo scoppio dell’emergenza sanitaria – ha notato il segretario nazionale della Femca Cisl, Sebastiano Tripoli - questo tema è entrato ancora di più nel dibattito pubblico. Siamo davanti a cambiamenti irreversibili, che coinvolgeranno tutti. E’ una sfida politica, tecnologica, economica, ma anche culturale. Come Femca ci siamo mossi per tempo, facendo proposte, sollecitando il confronto con le imprese e le istituzioni. In questa partita il ruolo del sindacato sarà fondamentale”.
 

06/04/2021
Mauro Cereda