Segretario generale della Cisl milanese dal 1988 al 1995, in questo volume racconta la sua vita fra lavoro, sindacato, politica, volontariato.
Carlo Stelluti ha fatto tante cose da quando è nato, nel 1944: l’operaio, il sindacalista, il deputato, il dirigente delle Acli, il sindaco, il volontario. Nel frattempo ha studiato, fino a laurearsi in sociologia a Trento. Nel libro "Il coraggio di vivere i valori" (Homeless Book) racconta la sua vita e, nel contempo, un pezzo di storia recente del nostro Paese. All’esperienza nel sindacato è dedicato ampio spazio: dai primi contatti quando era occupato all’Enel (con la Flaei, di cui divenne poi leader provinciale) fino all’approdo alla Cisl di via Tadino, prima (dal 1979) come membro della segreteria dell’Unione di Milano, poi come segretario generale (dopo Sandro Antoniazzi, dal 1988 al 1995). Sono anni complicati sul piano economico, sociale e politico (con le trasformazioni nel mondo del lavoro e le ristrutturazioni industriali; con il terrorismo e gli scontri di piazza; con la caduta del Muro di Berlino e la crisi dei partiti tradizionali provocata anche da Tangentopoli), ma insieme entusiasmanti e stimolanti, in un’epoca in cui il sindacato è al centro della scena e ci sono grandi figure di riferimento (come il cardinale Carlo Maria Martini). Chiusa l’esperienza sindacale, Stelluti (dopo un breve rientro all’Enel) si è poi dedicato alla politica, prima in Parlamento (eletto con L’Ulivo nel 1996), quindi a livello locale, come primo cittadino di Bollate (nel 2005). Oggi, da volontario e pensionato, insegna italiano agli stranieri.
