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Jumna, 20 anni, a causa del Covid-19 ha perso la borsa di studio universitaria e rischia di non poter proseguire gli studi in ingegneria elettronica.
Jumna Alic ha 20 anni, studia ingegneria elettronica a Sarajevo ed è al secondo anno del corso di automazione e robotica. E’ sempre stata una studentessa eccellente ma, a causa della drammatica crisi economica e sociale causata dalla pandemia, ha perso la borsa di studio universitaria e rischia di non poter continuare il suo percorso formativo.
Per sostenerla, Iscos Lombardia, l’ong promossa dalla Cisl, lancia la campagna “Adotta una studentessa bosniaca”.
“Ancora una volta siamo impegnati a far fronte ad un’emergenza che arriva da uno dei Paesi a noi storicamente cari come la Bosnia Erzegovina – spiega Marta Valota, direttrice Iscos Lombardia . La pandemia Covid-19 non ha risparmiato la popolazione bosniaca, che ha visto in continuo aumento il numero dei contagi e la perdita di posti di lavoro. Nella famiglia di Jumna, 6 persone, al momento nessuno lavora e non riescono a sostenerla. Con questa campagna vogliamo permetterle di continuare ad investire sulla sua formazione e sullo studio, per garantirsi un futuro migliore e per poter entrare un domani, con le giuste competenze, nel mercato del lavoro”.
Per sostenere Jumna nei suoi studi è necessario provvedere a un sussidio mensile di 75 euro per almeno un anno. Chi volesse partecipare alla campagna e dare un contributo può contattare Iscos al seguente indirizzo mail: iscos.lombardia@cisl.it.
Iscos Lombardia è impegnata da anni in Bosnia Erzegovina. Ha vissuto la fase della ricostruzione post-guerra, ha lavorato con le associazioni locali per rinvigorire il prezioso tessuto della società civile che cerca di includere i più fragili, come le donne vittima di violenza che oggi partecipano con i nostri progetti ai laboratori professionali delle associazioni Nera e Jadar.