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Gerla: "Grave perdita non solo per la Cisl, ma per il Paese. Lo ricordo come figura limpida, di grandi ideali e di notevole spessore morale e culturale".
Se n’è andato, a 87 anni, Franco Marini. Politico e sindacalista, era stato segretario generale della Cisl, presidente del Senato, ministro del Lavoro, segretario del Partito popolare italiano ed europarlamentare.
“Oggi la giornata si è aperta con la triste notizia della scomparsa di Franco Marini – commenta il segretario generale della Cisl milanese, Carlo Gerla -; è una grave perdita, non solo per la Cisl, ma anche per il Paese. Franco ha fatto la storia del movimento sindacale, anche in anni molto difficili, e ha poi messo il suo impegno e la sua intelligenza a servizio della politica e del bene comune. Lo ricordo come figura limpida, di grandi ideali e di notevole spessore morale e culturale. Per noi sindacalisti cislini è stato una guida e un maestro. Conservo ancora la medaglia che, insieme alla allora segretaria generale della Cisl lombarda, Luigia Alberti, mi diede diversi anni fa come giovane militante”.
Abruzzese, laureato in giurisprudenza, iscritto alla Democrazia Cristiana dal 1950, è stato segretario generale della Cisl dal 1985 al 1991, anno in cui ha lasciato il sindacato per fare il ministro del Lavoro e della Previdenza sociale. Nel 1994 ha partecipato alla trasformazione della Dc in Partito Popolare Italiano, di cui è diventato segretario tre anni dopo. Nel 2006 è stato eletto presidente del Senato.