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Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti: "Inaccettabile distorsione dei fatti unita ad un preoccupante deficit di garantismo".
Comunicato stampa delle segreterie generali di Milano e Lombardia di FILT-CGIL, FIT-CISL,UILTrasporti
In relazione a quanto riportato nell’articolo “Stop al licenziamento, salvato l’uomo di Bellini”, apparso sull’edizione di Milano del Corriere della Sera del 29 gennaio le segreterie generali di Milano di FILT CGIL, FIT CISL e UIL – Trasporti denunciano un’inaccettabile distorsione dei fatti unita da un preoccupante deficit di garantismo, da parte di chi si è reso responsabile di inquinare le informazioni passate ai media.
Quanto fatto fuoriuscire dalla sessione del Consiglio di Disciplina mette infatti in relazione in maniera capziosa un procedimento disciplinare a carico di un lavoratore e le accuse di malaffare a carico del dirigente Bellini, laddove le contestazioni sollevate al lavoratore sono totalmente estranee ai fatti imputati al dirigente ATM. Inoltre, elemento ben più grave, viene calpestata qualunque forma di garantismo nel rispetto dei principi costituzionali, oltre che ledere il diritto alla privacy e alla riservatezza di un lavoratore non indagato dai giudici, il tutto in nome del pruriginoso appeal di un’indagine che deve ancora completare il proprio iter giudiziario.
FILT-CGIL FIT-CISL UIL-Trasporti hanno già denunciato l’accaduto ad ATM, auspicando si faccia al più presto chiarezza.
E’ del tutto evidente che la nostra presa di posizione non giudica e non entra nel merito delle infrazioni che il lavoratore può aver commesso o dei suoi precedenti comportamenti in ambito lavorativo, il nostro è piuttosto un posizionamento a tutela della dignità di tutti, laddove, almeno in un’azienda come ATM, chi sbaglia non debba essere messo alla pubblica gogna ed essere condannato per direttissima da commenti giustizialisti espressi da una politica che dovrebbe invece essere, per cultura, garantista.
I consiglieri di nomina sindacale che fanno parte dell’organo di disciplina, cui ribadiamo apprezzamento e fiducia, hanno valutato secondo coscienza sulla fattispecie del caso sottoposto da ATM, nel cui merito, proprio per rispetto di garantismo e riservatezza da qualcuno violata, non entriamo ma che, ribadiamo, non era collegato in alcun modo alla indagine sulle attività ancora oggetto di indagine da parte della magistratura.
Il sindacato è schierato, senza tentennamenti, affinché, una volta concluse le indagini della magistratura ed emesse le sentenze su quello che giornalisticamente è stato definito “il sistema Bellini”, si individuino con chiarezza i responsabili di azioni ed omissioni oggetto delle indagini, non essendo in alcun modo tollerabili comportamenti disonesti, ancor più se a discapito della sicurezza e a danno di risorse pubbliche.
Milano, 29 gennaio 2021