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Un libro con Gherardo Colombo. La videointervista registrata per la web tv della Cisl. Le foto di Auschwitz-Birkenau.
A 13 anni, il 6 febbraio 1944, ha varcato i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz. Era partita con il padre dal Binario 21 della stazione Centrale di Milano, oggi sede del Memoriale della Shoah. Una settimana di viaggio in un vagone piombato, stipato all’inverosimile. Liliana Segre, numero di matricola 75190, è una delle poche persone sopravvissute alla Soluzione finale, l’annientamento del popolo ebraico deciso dai nazisti.
Dal 1990 ad oggi ha incontrato centinaia di migliaia di giovani delle scuole, a cui ha raccontato l'esperienza terribile del lager e cosa essa ci può insegnare ancora oggi.
Nell'aprile del 2016 è stata ospite della Cisl di Milano per un partecipatissimo confronto con studenti e lavoratori. Le foto sono state scattate durante una visita organizzata ad Auschwitz Birkenau nel 2009 dalla Filca-Cisl di MIlano.
In questi anni ha ripercorso la storia di deportata-ragazzina in diverse pubblicazioni. Ora è in libreria con “La sola colpa di essere nati” (Garzanti): un “dialogo” con Gherardo Colombo, che parte dall’emanazione (nel 1938, da parte del regime fascista) delle leggi razziali, le norme della vergogna che determineranno la segregazione delle persone di “razza ebraica” (si comincerà con l’espulsione dalle scuole statali, il divieto di possedere aziende, scrivere sui giornali, sposarsi con non ebrei, lavorare nella pubblica amministrazione… e si finirà con la deportazione nei campi di sterminio nazisti).
Nel libro Segre e l’ex magistrato ripercorrono quei drammatici momenti personali e collettivi, si interrogano sulla profonda differenza che intercorre tra giustizia e legalità e sottolineano la necessità di non voltare mai lo sguardo davanti alle ingiustizie, per fare in modo che le pagine più oscure della nostra storia non si ripetano mai più.