Gare d'appalto
Il ruolo del medico del lavoro

L’elemento cardine dell’attività del medico competente è il rapporto costante con le lavoratrici e i lavoratori, impegnati nello svolgimento quotidiane delle proprie mansioni.

Dopo ripetute segnalazioni e azioni autonome, promosse da singoli medici competenti, è stata ufficializzata la posizione della SIMLII (Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale) in relazione alla pratica, diffusa negli Enti pubblici (ma non meno nelle realtà lavorative private, di più rilevante dimensione) di indire gare di appalto per la fornitura dei servizi forniti dal medico competente, come previsti dal DLGS 81/0 8 s.m..
Caratterizzate dal criterio dell’aggiudicazione sulla base del ribasso d’asta, cioè sul criterio che premia l’offerta con il prezzo più basso, sempre più di frequente le gare di appalto per lo svolgimento delle attività poste in capo alla figura del medico competente puntano a premiare, mediante aggiudicazione del contratto, le offerte economicamente più vantaggiose a discapito, secondo sempre quanto sostenuto dalla SIMLII, della qualità della prestazione svolta. Richiamato espressamente nella nota quanto previsto dal Codice civile (art.2233), nel quale si evidenzia come la misura del compenso “debba essere adeguata all’importanza dell’opera e al decoro della professione”, e quanto disposto all’art.39 del DLGS 81/08 s.m. dove, nello specifico, il legislatore sottolinea come l’attività del medico competente viene “svolta secondo i principi della medicina del lavoro e del codice etico della Commissione Internazionale di salute occupazione (ICOH)”, nella nota ufficiale della SIMLII, pur condivisibile per certi aspetti, vengono invece a mancare alcuni elementi dei quali non si avrebbe voluto registrarne l’assenza.

I RUOLI DELLE PROFESSIONI

Il ruolo del medico competente, va ricordato, racchiude in sé non solo gli aspetti di natura squisitamente sanitaria, intesa nel senso più specifico dello svolgimento delle visite previste dal protocollo, nel rispetto dei precetti normativi, così come anche il valore aggiunto rappresentato dal necessario possesso di specialistiche competenze, ma soprattutto la contestualità dell’esercizio del ruolo nell’ambito dei luoghi ove si svolgono le attività lavorative. In tal senso, l’elemento cardine dell’attività del medico competente è sicuramente il rapporto costante con le lavoratrici e i lavoratori, impegnati nello svolgimento quotidiane delle proprie mansioni. Su questo aspetto, di rilevanza fondamentale, tenuto conto del crescente aumento delle patologie correlate al lavoro, così come anche della complessità che ha assunto oggi l’analisi dei rischi, che deve tenere conto di molti fattori di rilievo trasversali (a partire dall’età avanzata), per i quali l’apporto competente del medico rappresenta un elemento irrinunciabile, un preciso e forte riferimento a tutto questo, lo si avrebbe voluto leggere nella nota della SIMLII, concentrata invece troppo esclusivamente sugli aspetti economici posti a rischio di un crescente ribasso. Molti sono ancora oggi i lavoratori stranieri che impattano la medicina solo attraverso la visita del medico competente sul lavoro e che quindi, indirettamente, mettono la loro salute nelle mani esclusive di tali figure professionali.
Rivendicare, quindi, con forza l’importanza del ruolo, non può che trovare tutti nel pieno e totale consenso, ma l’addurre a motivazione le sole ragioni dell’umiliazione e degrado della dignità e professionalità dei medici, in quanto non pagati adeguatamente, appare quanto mai una posizione inopportuna, in particolare alla luce delle condizioni generali in cui versa oggi il mondo del lavoro e il livello occupazionale generale.

01/01/1970
Cinzia Frascheri - Responsabile Salute e Sicurezza Cisl Naz.le - info@jobedi.it
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