INIZIATIVE ANTICRISI
Milano, il Comune: 24 milioni per il sostegno al reddito

Majorino (Welfare): le richieste sono centinaia. E per il lavoro il fondo dovrà essere rifinanziato.

Non si può certo essere felici, in questi mesi di crisi profonda, sociale e lavorativa, ma al Comune di Milano  ce la mette tutta per gestire le risorse che ci sono. Le politiche di sostegno al reddito  quest’anno sono passate da 14,4 a 24 milioni. Merito di quei 3,6 milioni che si sono ripescati dall’amministrazione precedente, e di accordi con le zone della città che, spiega Pierfrancesco Majorino, assessore al Welfare «hanno collaborato bene perché se gestiamo noi dal Comune le situazioni di bisogno c’è la prospettiva di avere degli interventi più mirati».

LE COSE FATTE – Cos’hanno fatto a Palazzo Marino con questi soldi? Attraverso tre diversi bandi, l’amministrazione Pisapia ha messo a disposizione 11,3 milioni di euro, e oltre a mezzo milione per abbonamenti mensili Atm gratuiti per disoccupati, cassaintegrati e precari. «Gli abbonamenti gratuiti» dice Cristina Tajani, assessore alle Politiche del lavoro «sono quelli che hanno avuto pià successo, in primis perché l’erogazione è più semplice e veloce. E poi volevamo dare un segnale: chi usa i mezzi per cercarsi un lavoro è giusto che venga aiutato». Sono in ogni caso pervenute centinaia di richieste per ottenere un contributo che va dai 2.000, ai 5.000, ai 20.000 euro.

Majorino dice che a un mese dall’apertura del bando, riveduto e corretto dalla giunta Pisapia, con nuovi e più ampi criteri di partecipazione, sono arrivate 555 richieste di sostegno al reddito per chi ha perso il lavoro e di 51 domande di compartecipazione alle spese per la prima casa (per affitto o spese notarili per il rogito) per giovani coppie, sposate e non, che hanno deciso di condividere un progetto di vita insieme. Delle 51 domande presentate, 33 sono di conviventi, mentre 17 sono di sposati. «Una è stata presentata da due fratelli» dice l’assessore, che ha sottolineato come non si possano prendere in considerazioni richieste di questo tipo perché manca il vincolo affettivo. La domanda sul registro delle unioni civili è d’obbligo: «Sono sicuro che anche i comitati di zona lavoreranno celermente per questo e non ci saranno polemiche. È un’esigenza che in città ormai è molto digerita e la realizzazione del registro ci permetterà di far capire che è essenzialmente uno strumento che verrà adottato da eterosessuali». Tra chi ha perso il lavoro la partecipazione al bando è stata di italiani e stranieri in egual misura.
Le cose vanno peggio tra la popolazione, nel senso che «si sente che la crisi sta bussando alle porte del Comune» per dirla con Majorino, ma il Comune punta a usare tutto quello che c’è come paniere da cui attingere. I limiti che aveva prima il Fondo avevano fatto pervenire solo 8 richieste per l’intervento destinato alle giovani coppie (di cui solo 3 accolte); 2.996 richieste per l’intervento a sostegno di chi ha perso il lavoro. Di queste ultime, solo 1.851 avevano ottenuto il contributo.


La Fondazione Welfare ha erogato dallo scorso ottobre 151 microcrediti. L’iniziativa ha riunito in un unico soggetto Comune, Provincia e Camera di Commercio di Milano e le tre organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil. Vi partecipano quattro istituti di credito (Intesa San Paolo, Banca Prossima, Banca Popolare di Milano e Banca Popolare Commercio e Industria) e la società PerMicro, specializzata nell’erogazione di microcrediti a persone che hanno difficoltà ad accedere al sistema bancario tradizionale. Dei 4,9 milioni di euro messi a disposizione, 900.000 sono stati assegnati, 1,3 milioni sono già  stati impegnati, mentre ne restano da utilizzare 2,7.
Il bando Occupami, realizzato in sinergia con la Camera di Commercio, partito lo scorso 7 marzo e chiuso il 7 luglio, ha messo a disposizione 2,3 milioni di euro per favorire l’occupazione di giovani under 35. Sono stati assunti 255 lavoratori, di cui 147  disoccupati, 20 stagisti, 8 precedentemente assunti con partita Iva e 80 precedentemente assunti con contratto di lavoro subordinato con un’altra azienda. «Per ora ci siamo concentrati su questa fascia d’età perché era la più impellente da aiutare. Abbiamo constatato che però il microcredito per le attività interessa di più la fascia over 45».

IL FUTURO - Il Fondo Anticrisi è stato confermato anche dal bilancio di previsione 2012 appena approvato. A disposizione dei milanesi ci saranno 4.151.022 euro. Di questi, 3.651.022 residuo degli anni precedenti e 500.000 stanziati nel 2012.
L’assessore Tajani ha poi confermato che la Fondazione Welfare da settembre si occuperà anche di anticipare la cassa integrazione. «Per i lavoratori che ne hanno diritto – dice – a volte si tratta di un’attesa anche di 4 o 5 mesi. E noi vogliamo anticipare questo con una sostituzione». Il Comune ha rifinanziato la Fondazione con 400mila euro «perché è uno strumento che funziona molto bene». In cantiere c’è anche un progetto a livello comunale (che seguirà le direttive del Ministero del Lavoro), per finanziare le start-up. Secondo Tajani saranno messe a disposizione, con l’aiuto della Camera di Commercio, risorse per 3 milioni di euro.

10/07/2012
Christian D Antonio - c.dantonio@jobedi.it
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