LEGGE CONTRO LA VIOLENZA
Una bella notizia per le donne (e per tutti)

Approvata dal Consiglio Regionale della Lombardia la legge contro la violenza sulle donne da parte degli uomini. Superato un vuoto legislativo e stanziate risorse per un milione di euro, per dare continuità alle iniziative e agli interventi, già attuati e futuri.

Appena ho letto la notizia, stamattina, mi sono  detta “finalmente”. Già nel 2008 noi donne del sindacato unitariamente, insieme ad altri, abbiamo raccolto le firme perchè la regione Lombardia approvasse una legge antiviolenza, che avesse un fondo ad hoc e che fosse dotata di strumenti adatti per rendere la tutela delle donne violentate meno precaria, partendo dal riconoscimento dei Centri antiviolenza e delle Case di accoglienza per le donne che hanno lunga e positiva esperienza in questo campo.

Finalmente, perché con questa legge è stato superato un vuoto legislativo e con le risorse stanziate - un milione di euro - si potranno dare continuità alle iniziative e agli interventi meritevoli che sono già attuati sui territori, ma che vivevano nella discontinuità del sostegno finanziario, e pertanto, creando gravi difficoltà alle associazioni e ai centri antiviolenza  impegnati a dare sicurezza alle donne che a loro si affidavano.

Nei prossimi giorni approfondiremo il dettato legislativo e, sicuramente, torneremo ancora per verificarne gli obbiettivi. Anche se, dai resoconti dei giornali, i temi su cui  la legge regionale si attiverà saranno in primis quello di favorire una cultura del rispetto della donna, quale mobilitazione per la  prevenzione dalle violenze sulle donne (per favorirne la denuncia, che spesso rimane sommersa) facendo diventare la vita della donna simile schiavitù continua, partendo anche da un approfondito lavoro per la tutela dell'immagine della donna nell'ambito della comunicazione mediatica e pubblicitaria.

La costituzione della rete istituzionale, fra forze dell'ordine, gli operatori sanitari e le associazioni che danno assistenza anche procurando gli alloggi alle donne violentate è importante, anche se dovranno essere previsti percorsi formativi per rafforzare e consolidare le metodologie di approccio per arrivare, successivamente a realizzare azioni congiunte di intervento. Inoltre, il fatto che sia finanziata istituzionalmente, porterà concretezza anche nella parte della ricerca di alloggio temporaneo necessario per superare la fase “acuta” dopo la denuncia della violenza, perché le donne che denunciano restano senza casa e spesso senza lavoro.

27/06/2012
Luigia Cassina - Responsabile Coordinamento Donne Cisl Milano - info@jobedi.it
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