SICUREZZA SUL LAVORO
Napolitano: ancora troppe carenze e contraddizioni

Sicurezza e salute sul lavoro: ieri giornata di studio al Senato. Passi avanti sono stati fatti ma manca ancora un coordinamento efficace tra enti e istitzioni. Molte ombre su tema centrale della prevenzione.

In una giornata, come quella di ieri, caratterizzata ancora una volta da eventi infortunistici sul lavoro, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è tornato a parlare sui temi della tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nell’ambito della Giornata di studio, organizzata al Senato, a Palazzo Giusitniani, dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle morti sul lavoro.

Alla presenza dei più autorevoli esponenti sul tema, appartenenti alle Istituzioni, alle Parti sociali, al mondo accademico e delle associazioni, è stato fatto il quadro della situazine su come il tema della prevenzione si sta affrontando in Italia , analizzando le diverse luci ed ombre.

Il Capo dello Stato, richiamando quanto detto dal sostituto procuratore Raffaele Guariniello - presente tra i relatori – ricordando i risultati apprezzabili ad oggi ottenuti, grazie alle tante attività poste in campo, su più fronti, per contrastare una delle piaghe profonde nel nostro sistema lavoro, quale il perdurante alto tasso di infortuni mortali e di malattie professionali, ne ha condiviso l’analisi che ha dimostrato “come ci siano ancora gravissime carenze e contraddizioni nell’impegno a costruire la sicurezza sul lavoro quale fondamentale valore costituzionale”.

Su questa linea, molti altri sono stati gli interventi che hanno sollevato il tema dello scarso coordinamento tra gli enti preposti, sollevando critiche sui ritardi nella messa a regime del Sistema Informativo Nazionale della Prevenzione (SINP), previsto dalla normativa vigente, così come del Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Auspicata da più parti una condivisa politica nazionale di prevenzione, declinata attraverso piani di azione che impegnino tutti gli attori della tutela della salute e sicurezza in uno sforzo sinergico, concorde è risultato il monito di  scongiurare i rischi di una frammentarietà degli inerventi sul territorio, a partire dall’attività di vigilanza, ma anche di indirizzo e supporto alle imprese.

E proprio di qualificazione delle imprese, che ha parlato il ministro Fornero, focalizzando su quattro azioni strategiche il suo intervento, evidenziando il grande valore dei provvedimenti varati dalla Commissione consultiva, volti a favorire la piena applicazione della normativa che nel contesto europeo rappresenta – come a tenuto a sottolineare il Presidente Schifani – un corpus iuri avanzato e d’eccellenza.

26/06/2012
Cinzia Frascheri
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