GUIDA PRATICA
Cerca lavoro in dieci mosse

Molti, soprattutto chi è appena uscito dalla scuola o dall’università, hanno il problema di farsi conoscere, a chi inviare il curriculum e come. Ecco i consigli di Paolo Citterio presidente e fondatore dell’Associazione direttori risorse umane.

Chi cerca impiego, non sempre sa a chi rivolgersi, specie se è un giovane laureato o diplomato alle prime armi che non ha mai avuto contatti con imprese, industrie ecc, in quanto durante gli studi nulla sapeva, ne’ sa oggi del mondo del lavoro, vista la distanza abissale che ancora impera in questo Paese (con qualche differenza magari in alcune città del Nord) tra liceo/università e le aziende, mentre nella vicina Svizzera e Germania le Università e le Aziende si confrontano rispondendo alle reciproche esigenze e necessità.

Ecco allora alcuni semplici consigli per chi voglia approcciare il mondo del lavoro utilizzando fonti diverse:

1) Prima fonte sono i siti internet delle imprese ove focalizzare il nostro interesse per reperire un'occupazione degna di tale nome e connessa alle nostre competenze, conoscenze e capacità. Oggi in Italia sono presenti 3.718 aziende con più di 250 dipendenti: occorre identificare le imprese più vicine ai nostri interessi e verificare sui loro siti internet se cercano personale e di che tipo, qualità ed esperienza; le aziende italiane e multinazionali (ben organizzate e presenti nel nostro Paese) sogliono indicare nel loro sito - alla sezione Risorse umane/Direzione Personale ecc. e/o Lavora con Noi - quelle che sono le posizioni in quel momento vacanti indicando come veicolare il cv dei possibili candidati.

Questa policy aziendale viene seguita essenzialmente per tre motivazioni: la prima, di gestire in modo centralizzato ed efficiente le candidature pervenute e le attività di selezione. Spesso i siti web aziendali sono infatti interconnessi a dei software specifici per la gestione del processo di recruitment - quali ad esempio Allibo - che permettono alle imprese di collezionare i CV in apposite banche dati e di renderli così facilmente ed immediatamente rintracciabili nel momento dell'effettiva necessità.

La seconda ragione è di ricevere CV che siano in linea con le caratteristiche professionali ed il background culturale ed esperienziale richiesti per ricoprire le posizioni aperte; così facendo si evita (talvolta) una vera e propria ricerca affidata all'Head Hunter, a società specializzata nel reperimento di middle management o alle Agenzie del lavoro, sempre però se l'azienda ha una efficiente Direzione del Personale in grado di gestire autonomamente tutti i passaggi della selezione.

La terza ragione è che si deve sempre dare alle Risorse Umane già impiegate nell’azienda stessa, la possibilità di candidarsi per posizioni che consentano loro di fare un percorso di carriera perché talvolta, per gelosia, antipatia od altro i loro superiori non li candidano per posizioni migliori.

Il mio consiglio è però quello di contattare aziende per le quali ci si sente attratti (come per me sarebbe la Maserati od un'azienda editoriale, visto che amo le belle macchine ed i libri) in quanto vi sarebbe una ragione di più per candidarsi ed essere assunti, specie se riusciste a trasmettere il vostro reale interesse per quella specifica impresa e per il prodotto o servizio di cui si occupa e sempre che le vostre competenze siano quelle che l'azienda ricerca.

Quindi sarà opportuno studiare bene il profilo dell'impresa ed i valori della stessa quando si fosse concocati onde porre domande e fare interventi al recruiter che ci esamina per attrarre la sua attenzione. Nel colloquio poi raccomando sempre di non alterare la verità sul vs. cutticulum le vs competenze; se avete tardato a laurearvi, spiegatene tranquillamente i motivi (problemi di famiglia, salute, lavoro, difficoltà iniziali all'università rispetto al liceo ecc) sarete percepiti come persona onesta che non sfigura di fronte alle difficoltà

2) Seconda fonte sono i motori di ricerca per l'impiego tra i quali cito Job Rapido, Monster, Indeed, Career Jet e tanti altri che consentono, a coloro che cercano impiego, di conoscere e consultare le posizioni esistenti sul mercato nazionale e non solo.

3) Terza fonte è costituita da alcuni quotidiani nazionali: la ricerca di un impiego tramite questo canale, pur non essendo diffusa come un tempo, non è da trascurare: la carta stampata pubblica (a pagamento) domande e offerte di lavoro per lo più di medio profilo che vanno lette attentamente (mi riferisco a quotidiani come il Corriere della sera, La Stampa, Repubblica, Gazzetta dello sport ecc).

4) Quarta fonte sono le Agenzie del Lavoro che dal 1997 operano anche in Italia (in ritardo rispetto al resto dell'Europa in cui erano attive già precedentemente). Sono circa un'ottantina e vi nomino alcune tra le più grandi: Adecco, Gi Group (la prima italiana), Manpower, OpenjobMetis, Randstad e tante altre che potrete trovare sul sito di Assolavoro o del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Di fronte ad un cv ben corredato e dopo una semplice intervista da parte di un recruiter dell'Agenzia del Lavoro, possono farvi da tramite con le aziende che hanno richiesto la vostra professionalità. Si viene generalmente assunti con contratti a tempo determinato, perciò inclusivi di contributi previdenziali, assicurazione Inail, trattamento di fine rapporto come previsto per un qualsiasi contratto a tempo indeterminato. A volte dopo un primo "lancio" in un'azienda si viene richiamati per la stessa quando ve n'è la necessità e spesso l’iter si conclude con un contratto di lavoro subordinato, stipulato non più tramite l’Agenzia, ma direttamente con l’impresa.

5) La quinta fonte è rappresentata dalle Società che si occupano di selezione (Middle Management) e che confluiscono in Assores. Le società di questo tipo, che sono più di un centinaio, vengono "interrogate" direttamente dalle aziende intenzionate ad entrare in contatto con candidati selezionati sulla base di caratteristiche ben specifiche. Sul sito dell'Associazione si possono consultare gli annunci delle Società stesse ed inviare il cv per le proposte per cui ci si intende candidare.

6) La sesta fonte potremmo definirla pubblica, cioè si tratta dei Servizi per l'impiego gestiti direttamente da Regioni e Provincie; questi enti mostrano a chi ne fa richiesta le posizioni professionali scoperte. Pare - ma spero di essere smentito perché a mio parere il dato è molto "restrittivo" - che solo il 3% dell'impiego passi per questo canale.

08/06/2012
di Paolo Citterio
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