TRENORD
Sicurezza sui treni, adesione totale allo sciopero

La protesta dopo l'ennesima aggressione a un ferroviere.  Abilmelech (Fit-Cisl): Vogliamo impegni concreti. Videosorveglianza, tornelli di ultima generazione e una sala operativa.

E' stata del 100% l'adesione dei lavoratori di Trenord allo sciopero di quattro ore di questa mattina (dalle 9 alle 13), proclamato dai sindacati di categoria dei trasporti per sollecitare interventi concreti per la sicurezza del personale e dei passeggeri. Oggi pomeriggio alle 16 si riunisce il tavolo urgente coi sindacati sulla sicurezza a bordo treni convocato dal prefetto di Milano, Luciana Lamorgese, alla presenza del presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, e dell'ad di Trenord, Cinzia Farisè.  “Chiederemo alle istituzioni e all'azienda impegni nell’immediato per tamponare l’emergenza ed anche interventi a medio termine più strutturali per riportare la sicurezza in ambito ferroviario ad un livello adeguato – afferma Giovanni Abimelech, segretario generale Fit Cisl Lombardia -. Da subito chiediamo l’analisi delle linee considerate “più a rischio” e l’introduzione di personale qualificato a supporto ed a garanzia del personale a bordo treno oltre al presenziamento di tutti i varchi ad oggi incustoditi”.

La Fit Cisl Lombardia solleciterà inoltre la pianificazione infrastrutturale di un nuovo modello di sicurezza che ritiene fondamentale, considerato il trend di aggressione e violenze degli ultimi anni. “Occorre presenziare di nuovo le stazioni oggi lasciate incustodite e diventate “terra di nessuno” - spiega Abimelech –, introdurre la videosorveglianza a bordo di tutti i treni e in tutte le stazioni, oltre che i tornelli di ultima generazioni e una sala Operativa passeggeri”.
“Riteniamo inoltre indispensabile – conclude Abimelech - attivare un tavolo di monitoraggio permanente composto da tutti gli “attori” per un’attenta analisi di queste dinamiche in continua evoluzione”.

19/07/2017 - TRENORD, CONTROLLORE FERITO. NOTA DELLA FIT - CISL

Un collega di Trenord è stato ferito, questa mattina, all’altezza di Santo Stefano Lodigiano.

L’aggressore, alla richiesta del biglietto, ha estratto il coltello cercando di colpire l’addome del collega: solo lo spirito di sopravvivenza ha evitato la tragedia.

Il capotreno, infatti, istintivamente ha portato la mano avanti a sé per proteggersi e questa è finita trapassata da parte a parte.

Questo ennesimo episodio di violenza si inserisce in un contesto di aggressioni continue che oramai unisce l’Italia in tutte le sue regioni: è solo di qualche giorno fa l’aggressione di Porto Torres.

Il treno,  le stazioni, sono oramai diventati un gigantesco Far West dove si aggirano, indifesi, sia i dipendenti che i viaggiatori tutti.

Quella lama conficcata nella mano è una ferita aperta nella società e dimostra,  ancora una volta, come le tante denunce portate dalla FIT CISL rispondessero a bisogni concreti di sicurezza.

Occorrono investimenti ed un nuovo modo di gestire quella che oramai è diventata una vera e propria emergenza sociale: non possiamo aspettare che quella lama conficcata nella mano divenga, domani,  un colpo di pistola che spenga la vita a quei coraggiosi (è giusto oramai definirli così) che ogni giorno rischiano la vita per tutelare l’immagine dell’azienda e la sicurezza dei pendolari.

I sindacati hanno proclamato uno sciopero di 4 ore (dalle 9 alle 13) per lunedì 24 luglio.

19/07/2017
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