Martedì 7 gennaio è suonata la prima campanella dell’anno, ma non per tutti gli studenti che nel Milanese sono 421 mila tra scuola dell’infanzia e superiori, c’è  stato un insegnante dietro la cattedra. In molte scuole milanesi, infatti, il ritorno dalle vacanze si trasforma in una corsa contro il tempo per trovare supplenti. Un paradosso in piena regola: mentre migliaia di studenti riprendono le lezioni, il personale scolastico arranca per riempire buchi che continuano ad aprirsi.
Alla radice del problema c’è infatti il concorso Pnrr 2023. I vincitori stanno entrando in ruolo solo ora, in pieno gennaio. Chi era già al lavoro come supplente deve lasciare il posto per spostarsi altrove, creando un effetto domino di cattedre vuote. A dicembre 146 scuole avevano lanciato appelli per trovare docenti, ma il valzer continua e gennaio porta con sé altre decine di richieste.
I buchi maggiori si registrano negli insegnanti di sostegno per le primarie e l’infanzia, ma anche le materie scientifiche nelle superiori sono un terreno difficile. Così che dai sindacati si interrogano sulle soluzioni possibili
Così dietro le quinte, i dirigenti scolastici si trovano a rincorrere un sistema che sembra sempre più inefficiente, mentre le famiglie e gli studenti fanno i conti con lezioni a metà e orari ridotti e il diritto all’istruzione, almeno per ora, resta appeso a un filo.

Clicca qui per vedere il servizio di Milano Pavia Tv con il segretario generale della Cisl Scuola Milano Legnano Magenta, Massimiliano Sambruna.