MAGENTA CRISI STF
Partono le 80 lettere di licenziamento

Beppe Oliva ed Ermano Alemani: “E’ una sconfitta per tutti, adesso però cerchiamo di salvare il salvabile”.

“Non potevamo certo dire che non ce l’aspettavamo. Anche perché non c’è mai stata la reale possibilità di trovare una quadra per fare un accordo. Spiace, comunque, perché questa alla fine è una sconfitta per tutti”.  E' questo il commento di Ermano Alemani della Fim Cisl in relazione all’annunciato e ora, purtroppo confermato, ridimensionamento di STF, storica azienda del Magentino che dava lavoro a più di 250 persone prima di entrare nel tunnel della crisi.

“Lunedì racconta Alemani – in Regione Lombardia, l’azienda ha tentato in extremis nell’ultimo giorno utile di avanzare una proposta, comunque, incompleta, poiché non prevedeva la volontarietà del lavoratore. Di fatto non c’è mai stata la reale possibilità durante tutta la durata della procedura di discutere le condizioni per un accordo accettabile e per  aprire una trattativa seria. L’azienda, del resto, in questa fase ha deciso di impegnare i propri investimenti sull’altro versante di questa complicata vicenda, vale a dire quello concorsuale, così da ottenere altri 60 giorni di preconcordato”.

“La conseguenza aggiunge il sindacalista – è che entro 120 giorni STF potrà recapitare, come annunciato, le 80 lettere di licenziamento che riguardano, nello specifico, 10 dirigenti e per la restante parte, operai e impiegati. Ovviamente, in questo modo l’azienda si espone al rischio di azioni legali che certamente non mancheranno”.

Tornando, invece, al lato giudiziario, il management aziendale, da qualche tempo guidato dal nuovo Ad Luca Peli, sta cercando nuove risorse, senza dimenticare, l’ipotesi di nuovi soci, così da rientrare dalle esposizioni coi creditori.

“Ribadiamo conclude Alemani – che la volontà dell’azienda di andare avanti è certamente positiva. Ad oggi però ci troviamo ancora come una nave nel bel mezzo di un mare in burrasca. Speriamo di uscirne con un’azienda certamente ridimensionata ma che potrà portare avanti la sua attività. Come ho già avuto modo di dire, da oggi il Magentino ha un problema sociale importante, ma che potrebbe trasformarsi in una ‘bomba sociale’ nel caso le possibilità di continuare l’attivita’ venissero meno. E’ un’eventualità contro la quale la proprietà di STF si sta battendo in tutti i modi e questo atteggiamento, quanto meno, è responsabile”.

“STF - commenta Beppe Oliva della Cisl Milano Metropoli, responsabile per la zona Legnano-Magenta - è un patrimonio importante per questo territorio. Certo, c’è l’amaro in bocca per la conferma del ridimensionamento aziendale. Adesso, però, dobbiamo salvaguardare la continuità industriale. Tutti debbono assumersi le loro responsabilità così da salvare il salvabile”.

05/07/2017
Fabrizio Valenti - fabrizio.valenti@tin.it
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