ROMA
Voci (milanesi) dal congresso Cisl

La terza giornata caratterizzata dalle testimonianze e dagli interventi sulla violenza alle donne (tutto su www.cisl.it). Le impressioni dei delegati milanesi.

Il XVIII della Cisl è giunto alla terza e penultima giornata. Nutrita - confederazione e federazioni di categoria - la delegazione milanese. Ieri l'intervento del segretario generale Danilo Galvagni, in questo articolo le impressioni a caldo di alcuni tra i delegati.

GILBERTO MANGONE (segreteria Cisl Milano Metropoli) - È un congresso a forte tinte sociali. Il tema della cura della persona è quello che è emerso con più pregnanza. È la conclusione di un grande sforzo organizzativo e di partecipazione democratica che in sei mesi ha coinvolto tutta l'organizzazione, a cominciare dagli iscritti. La Cisl nel suo complesso ne esce più forte e preparata ad affrontare le prossime sfide, che riguardano il lavoro, la persona, la società.

CARLO GERLA (segreteria Cisl Milano Metropoli) -  Un buon congresso. Molto partecipato. Un'attenzione molto alta e, nello stesso tempo, un dibattito ricco di proposte a partire dalla relazione della segretaria generale Furlan, che ha aperto la discussione. Una cosa che mi ha colpito rispetto agli altri congressi confederali a cui ho partecipato, è la valorizzazione, in modo diretto, delle esperienze dei territori. Penso che l'incontro con Papa Francesco, che ci ha richiamato sul ruolo che svolgiamo nella società, rivolto con attenzione particolare agli ultimi e alla sobrietà del dirigente sindacale, ci ha consentito di affrontare i lavori congressuali in modo diverso rispetto al passato.

DOMENICA PATRIZIA MORANO (segreteria Cisl Milano Metropoli) - È un congresso di svolta, durante il quale si sono affrontati con determinazione temi che vanno oltre i gravi  problemi del lavoro, come quello dello sfruttamento della prostituzione e della violenza contro le donne. Come dice lo slogan del congresso,  la Cisl si fa carico della persona in tutte le sue sfaccettature.

GIUSEPPE OLIVA (responsabile welfare Cisl Milano Metropoli) - Un bel congresso, partecipato e con al centro temi importanti. Penso che possa essere visto come un congresso di svolta, per una Cisl che si candida a tornare ad essere un punto di riferimento non solo per i lavoratori, ma per la società nel suo complesso.

LUGINO PEZZUOLO ( Fisascat – commercio e servizi) - Lavorare, lavorare, lavorare: questo è lo slogan che esce da questo congresso. Una sollecitazione rivolta a tutti noi, ai giovani, ai migranti, ai lavoratori maturi e a tutto il mondo sindacale, che deve trovare nell' impegno quotidiano la soddisfazione nel difendere la persona, con la P maiuscola.

RAFFAELE ROSCIGNO (Slp – postali) - Mi ha molto colpito l'incontro con Papa Francesco. Ci ha spronato ad essere sindacalisti migliori, dando qualche spunto importante su come affrontare il futuro, soprattutto a fianco delle nuove generazioni

EMILIO DIDONE’ (Fnp – pensionati) -  L'udienza con Papa Francesco è stata molto emozionante. Non diamo interpretazioni. Godiamoci questo momento unico e irripetibile della vita della Cisl. Riprendo una frase di Anna Maria Furlan: non abbiamo bisogno di uomini soli al comando ma dei tanti leader, come i pensionati, che aprono ogni giorno le sedi della Cisl per ascoltare e accogliere le persone.  Le testimonianze sulla violenza alle donne è stato un pugno allo stomaco, che ci ha messo difronte alle nostre responsabilità

MAURO ONGARO (Fp – funzione pubblica) - Il tema del congresso è il lavoro e la persona. I lavoratori dei servizi pubblici sono in prima linea  per garantire prestazioni di qualità, a partire dai più  deboli. Finalmente si è aperta la stagione dei rinnovi contrattuali, bloccati da oltre otto anni.

CHRISTIAN GAMBARELLI (Fim – metalmeccanici) -   Dopo il monito del Papa è ancora più necessario riorganizzare il sindacato confederale per stare al fianco di tutti quelli che abitano le periferie esistenziali, dentro e fuori il mondo del lavoro.

EROS LANZONI (First – bancari) -  L'intensità e il coinvolgimento, anche emotivo, di questo congresso sono incredibili. L'incontro con il papa, la mattinata dedicata alla violenza contro le donne, la passione che trapela da tutti gli interventi,  dimostrano che il cuore della Cisl esce dai confini e dalle stanze dell'organizzazione e arriva a tutte le persone, anche oltre il mondo del lavoro.

GIOVANNI ABIMELECH (Fit - trasporti) - Un congresso intenso ed emozionante, a cominciare dall'incontro con Papa Francesco. Voglio ringraziare i 600 delegati e gli iscritti della Fit Lombardia, che mi hanno permesso di vivere questa bellissima esperienza. Li sento idealmente accanto a me. La relazione  della segretaria Furlan, gli interventi degli ospiti istituzionali e non, ci hanno fatto capire che la Cisl è sulla strada giusta per affrontare i problemi del lavoro e sociali del Paese.

MASSIMILIANO SAMBRUNA (Cisl Scuola) -  Un congresso che getta le basi per gli impegni che la nostra organizzazione dovrà affrontare nel prossimo quadriennio. I tre temi più caldi sono il lavoro, la riduzione delle tasse per lavoratori dipendenti e pensionati e il ritorno a politiche che ridiano centralità al ruolo della scuola nella società e nel Paese, perché attraverso l'istruzione si costruisce l' Italia di domani.

FABIO DEL CARRO (Filca- edili) - Un congresso stimolante, anche grazie ai lavori dei focus group su temi strategici tra cui quello relativo a innovazione e lavoro. Ho apprezzato moltissimo la relazione dei sindaci revisori che hanno affermato di avere potuto lavorare in coerenza con il principio della 'casa di vetro'. Esco da questi giorni di discussione con entusiasmo rinnovato.

RENATO ZAMBELLI (presidente Jobnetwork srl) - Ho partecipato al mio primo congresso confederale nel 1977: era un congresso di svolta. 2017,  un altro congresso che esce dalla crisi guardando al futuro.

SILVIO BELLENI (Fistel - telecomunicazioni, spettacolo, poligrafici) - Un congresso di alto valore simbolico ed emozionante per l'udienza da Papa Francesco, ma anche ricco di contenuti che tracciano la strada della nostra missione per i prossimi quattro anni, mettendo al centro la persona ed il lavoro.

30/06/2017
Mauro Cereda
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