LA FIERA DEGLI EDITORI
Giovani e lavoro: è il futuro bellezza, a Tempo di Libri

Incontro tra la giornalista di Job Benedetta Cosmi e i ragazzi dell'alternanza scuola/lavoro alla Cisl di Milano. Ospite il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana.

Si è parlato di avvicendamento generazionale e difficoltà endemica della società italiana a garantire il futuro ai giovani nella prima giornata alla neonata fiera dell'editoria a Milano, Tempo di Libri. Mai titolo è stato più appropriato di quello della manifestazione. Il tempo scandisce le uscite e i trend editoriali, ed è anche il fil rouge che conduce il lettore dall'inizio alla fine del libro È il futuro, bellezza (Edizioni Lavoro), il saggio di Benedetta Cosmi, che oltre a essere vicedirettrice di Job è scrittrice e ideatrice della webserie Quelli che il 2000.

“Sappiamo tutti che è un momento difficile per tutte le fasce sociali in Italia – ha detto il direttore del Corriere della Sera intervenuto al dibattito alla sala Gotham per la presentazione del volume – ma è anche vero che non bisogna sminuire il valore del percorso culturale e di istruzione che il nostro Paese assicura a milioni di giovani. Si tratta di riuscire a trovare e ascoltare la propria inclinazione. Quando i giovani mi chiedono lumi sul futuro della professione del giornalismo, dico sempre che ce ne sarà sempre bisogno. E quindi ci sarà posto per chi davvero vuole farlo”.

Benedetta Cosmi ha illustrato poi i contenuti del libro discutendone con i ragazzi delle scuole superiori che sono impegnati in alternanza scuola/lavoro alla Cisl di Milano Metropoli. “Il futuro ci sarà per tutti – ha detto la scrittrice – bisogna che i ragazzi lo facciano proprio. In effetti l'Italia a volte non aiuta, non valorizza. Potrebbe essere il Paese che scommette più di tutti su cultura e turismo e non riesce a capitalizzare su queste risorse. E anche noi che parliamo da Milano, la città che più di tutte riesce a indicare una strada al Paese, non siamo al riparo dalle trappole. Anche qui spesso si sente dire che siamo troppo giovani per avere ruoli chiave nella società. Non va bene. Non si può tollerare una società che rimanda, che fa crescere i propri talenti rinviando il momento di ingresso nel mondo del lavoro”.

19/04/2017
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