ALTOMILANESE
La crisi finisce in tribunale

Nello scorso mese, aperte altre quattro procedure concorsuali per altrettante storiche aziende della zona. C'è preoccupazione soprattutto per la STF di Magenta Oliva: “Il manifatturiero resta l’asse portante per lo sviluppo di questo territorio. Occorre ripartire da qui”.

Nel mese di febbraio, presso la sezione fallimentare del Tribunale di Milano, sono state aperte procedure di concordato per quattro aziende del Magentino e Castanese: la Italdenim di Inveruno, la STF di Magenta, il Consorzio Produttori del Latte di Magenta e la Thermoserr di Arluno. Non in tutti i casi la situazione appare completamente compromessa, però, sono segnali questi di una crisi che è ancora lontana dall’essere superata. Nella fattispecie, guardando alla Italdenim – storica azienda manifatturiera- la proprietà ha già dato vita ad una new.co la Puredenim il cui compito dovrebbe essere quello di ‘trasbordare’ materialmente l’attività della ‘vecchia’ Italdenim coi suoi dipendenti.

Il caso STF

Più complesso e delicato il caso della STF. L’azienda magentina della famiglia Trifone oggi dà lavoro a circa 230 persone. Qui la cassa integrazione è iniziata in forma ‘leggera’ da un paio d’anni a questa parte ma il management ancora prima di Natale, aveva promesso – complice anche l’arrivo di un nuovo top manager nel ruolo di AD – un piano di rilancio industriale. Purtroppo, l’inizio dell’anno ha fatto segnare una ulteriore contrazione negli ordinativi, con  l’aggravante, tra l’altro, di aver perso anche la  controllata in Danimarca BWE. I sindacati, che finora hanno mantenuto un atteggiamento collaborativo, sono molto preoccupati e a breve dovrebbe essere riconvocato un tavolo di confronto con l’amministrazione comunale per cercare di avere qualche garanzia in più. Se a fine 2016 il rischio era di lasciare a casa una cinquantina di persone, ora c’è il fondato sospetto che al termine di una ristrutturazione che potrebbe essere assai pesanti, la forza occupazionale si riduca del 50%. La STF dopo la chiusura delle grandi fabbriche come la Novaceta e l’ex cartiera della Saffa, ormai fortemente ridimensionata, è l’ultima grande azienda del Magentino, fino a poco tempo fa, era leader nella produzione di componentistica per centrali (termiche, nucleari e di ultima generazione) operando sul mercato nazionale e internazionale. "Abbiamo il fondato timore che la situazione tra poco non potrà più essere recuperata. Occorre agire in fretta e non perdere altro tempo. Adesso, dopo i nostri continui appelli abbiamo la percezione che la proprietà non sia ancora pienamente consapevole del punto critico in cui siamo arrivati” è il commento preoccupanto di Ermano Alemani, responsabile di zona per la Femca Cisl Milano Metropoli. "A sessanta giorni dalla fine della cassa straordinaria – denuncia Alemani – si brancola nel buio. Non c’è un piano industriale, peraltro, richiesto da diverso tempo dai delegati sindacali. Adesso, però, complice la procedura di concordato, il piano dovrà essere presentato gioco forza agli organi competenti”.

Consorzio produttori del latte e Thermoserr

Meno impattanti, almeno per quanto riguarda le ricadute in termini occupazionali, le crisi di Thermoserr Italia di Arluno, azienda specializzata in serramenti e controsoffittature, e lo storico Consorzio di Produttori del Latte di Magenta, quest’ultimo ormai in liquidazione. In questa circostanza, va detto, c’è raccontare la vicenda di un piccolo Consorzio che evidentemente, malgrado le sinergie attivate, qualche anno fa con il Latte Milano, non è riuscito più a stare sul mercato a causa dell’impossibilità di sostenere queste economie di scala. Beppe Oliva, segretario della CISL Milano Metropoli, da sempre attento alle questioni lavorative dell’Alto Milanese, cerca però di guardare al “bicchiere mezzo pieno”: “Certamente queste notizie non fanno piacere – dice Oliva – pur tuttavia, questa è la coda di una crisi che ormai in grande parte è superata. Certamente, l’Alto Milanese ha pagato un caro prezzo in termini di posti di lavoro. Però è anche corretto rimarcare come il manifatturiero rimanga l’asse portante per lo sviluppo socio economico della nostra zona. Se non avesse avuto basi solide – osserva il sindacalista – probabilmente non avrebbe retto alla dura crisi di questi anni. A questo proposito, dunque, penso che per rilanciare le attività produttive del nostro territorio si debba ripartire proprio da qui”.

LE AZIENDE IN PILLOLE

La Centrale del latte Magenta - Milano produce e distribuisce dal 1935 latte fresco, panna e altri prodotti per la propria clientela. Essa raccoglie il latte direttamente dalle cascine dei soci e lo lavora e distribuisce giornalmente. Dal 2004 ha inoltre sviluppato un progetto per la produzione di basi fresche pastorizzate per gelaterie artigianali per cercare, appunto, di entrare in altri mercati. L’azienda di norma lavorava più di 3 milioni di litri l’anno.

THERMOSERR ITALIA Azienda che da  quasi vent’anni  opera nell’ambito della progettazione, produzione e installazione di sistemi autoportanti in alluminio o acciaio capaci di creare i più diversi tipi di coperture traslucide e trasparenti sia piane che curve, tunnel di collegamento, lucernari, shed, evacuatori di fumo.

ITAL DENIM Opera nel mercato del denim da oltre 40 anni, un mercato molto competitivo nel quale solo il miglioramento continuo e la cura di ogni dettaglio possono garantire i più alti standard di qualità. Nata ad Arconate nel 1974, grazie alla volontà  del suo titolare Mario Caccia, affascinato dalle caratteristiche del denim, scoperto durante un viaggio negli Stati Uniti. Poi, negli anni ricerca, sperimentazione e innovazione hanno portato nel 2005 l’azienda ad Inveruno, con uno stabilimento di 40.000 mq in cui vengono svolte le diverse fasi di lavorazione.  La ristrutturazione di quest’ultimo periodo ha portato al taglio di 42 operai. Oggi la proprietà è impegnata nel garantire un futuro ai 106 dipendenti che ancora oggi lavorano nell’azienda.

LA STF Spa (Salvatore Trifone e Figli), azienda storica del milanese,  nata nel 1937 , da sempre di proprietà della famiglia Trifone, è un Gruppo industriale con controllate in Danimarca, India e Francia (da Giugno 2014). L’azienda, da più 60 anni sul mercato, è divenuta una delle società di riferimento a livello mondiale per la produzione di impianti per la generazione di vapore e componentistica di scambio termico. Il Gruppo a pieno regime occupava circa 600 addetti con i propri progetti in Francia, Germania, Slovacchia, Inghilterra, Emirati Arabi, Arabia Saudita, Turchia, Egitto, Nigeria, India e Corea.

14/03/2017
Fabrizio Valenti - fabrizio.valenti@tin.it
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