IL VENTENNALE DI ANTEAS
"Fare del bene fa bene prima di tutto a chi lo fa"

A Ossona una tavola rotonda con i vertici nazionali, lombardi e di legnanese e magentino di Anteas. Interventi anche di Beppe Oliva, segretario della Cisl Milano Metropoli, e di Emilio Didoné, segretario della Fnp Cisl Milano Metropoli.

“Donarsi agli altri fa bene soprattutto a chi fa del bene”. E’ questo il motto dell’Anteas (Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà) che stamane, presso il ristorante “Le Querce” di Ossona, centro del Magentino, ha organizzato una tavola rotonda in occasione della sua ventennale attività svolta su tutto il territorio nazionale. L’Anteas che è una realtà promossa dalla Fnp Cisl è diffusa con oltre 600 associazioni in Italia.

“La nostra associazione – ha spiegato Alessandro Grancini,  presidente di Anteas Servizi Legnano Magenta – è impegnata ogni giorno a praticare concretamente la solidarietà. Attraverso questa iniziativa abbiamo voluto presentare sul territorio il ruolo di Anteas nazionale e regionale, oltre alle attività e i progetti che vengono portati avanti, al fine di una reale integrazione tra i diversi livelli dell’associazione”.

Il convegno ha permesso a diversi operatori di prendere la parola così da portare la loro testimonianza sul campo. A partire da esperienze effettive come quella del Centro Anziani di Besate. Accanto a Grancini, sono intervenuti Giuseppe Oliva, segretario della Ust Cisl Milano Metropoli, Emilio Didonè Segretario della Fnp Cisl Milano Metropoli, Marino Pattini presidente dell’Anteas Lombardia e  Sofia Rosso presidente Nazionale di Anteas.

La presidente nazionale Rosso ha così ripercorso l’attività di questi vent’anni: “Oggi abbiamo 81 mila soci e siamo presenti in tutte le Regioni. C’è stata una svolta importante con l’apertura a trecento sessanta gradi a tutte le generazioni. Non a  caso, abbiamo partecipato anche al "Festival delle Generazioni" per dare un segnale in tal senso”.  Tra i progetti certamente più interessanti di Anteas, ad oggi c’è “Antenne Sociali”, ovvero, un’iniziativa tesa ad intercettare le situazioni di solitudine e di bisogno. Lavoriamo anche  per metterci in rete con le altre realtà associative, penso alla Caritas, al Banco Alimentare  o al Banco Farmaceutico”.  “Il messaggio che deve passare è che l’anziano è una risorsa e non un problema”. L’Anteas nazionale è inoltre impegnata in sede parlamentare. L’obiettivo è il riconoscimento dei cosiddetti ‘care giver’' (ovvero coloro i quali si devono fare carico di famigliari disabili o comunque non autosufficienti ndr). “Nel nostro Paese abbiamo oltre 3 milioni di persone non autosufficienti, di queste solo 200 mila sono ricoverate in una strutture adeguate. Le rimanenti gravano in toto sulle famiglie. In questo senso – ha concluso la presidente nazionale – è importante anche garantire in forme adeguate l’alternanza  ‘casa – lavoro’”.  A Marino Pattini invece il compito di raccontare lo spaccato lombardo fatto di circa 2.000 volontari, 7.387 soci, 19 associazioni e 86 gruppi operativi locali. “Siamo ormai una presenza capillare sul territorio – ha detto – con ben 336 mila ore di volontariato in un anno”. Sono i più svariati i servizi che vengono garantiti da Anteas: da quello riguardante gli spostamenti di persone anziane e disabili, agli alimenti, finanche ai ‘nonni vigili’ fuori da scuole e asili e all’accompagnamento con il “Piedibus”. E poi ancora segretario sociale, centri di ascolto, incontri per promuovere corretti stili di vita, l’Università degli anziani. Oggi il bilancio di Anteas Lombardia è di 2 milioni e 400 mila euro. Tra le voci più interessanti che lo compongono ci sono il 1 milione e 246 mila euro che provengono da convenzioni con i Comuni e i 203 mila euro da impiegare per i rimborsi benzina dei volontari.

“Siamo una struttura leggera – ha concluso Pattini –  che riesce a muoversi su molteplici fronti”.  “Il bene comune – ha detto in conclusione Beppe Oliva, portando il saluto della Cisl Milano Metropoli e citando Papa Francesco – è più grande di quello individuale. E’ per questo che è importante sostenere esperienze come quella di Anteas che in una società come la nostra, in cui la crisi economica è ancora lungi dall’essere superata, svolge un ruolo sociale particolarmente prezioso”.

Emilio Didonè ha aggiunto con una battuta: “Oggi mi sento un privilegiato ad essere qui con voi. Dopo le notizie di stamane corruttela e falsità nei concorsi della Polizia, sapere che il nostro Paese ha ancora delle forze sane come quelle dei volontari di Anteas,  beh  mi riempie il cuore e mi dà speranza per il futuro”.

16/12/2016
Fabrizio Valenti - fabrizio.valenti@tin.it
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