GIOVANI
Servizio civile: a un anno di distanza un giovane su due è occupato

I dati dell’indagine ISFOL-INAPP. Il 95% di chi ha fatto questa esperienza ritiene di aver accresciuto le proprie competenze.


Dopo un anno dalla fine del servizio civile un giovane su due è occupato. Nello specifico, il 39,3% lavora e il 12,9% studia e lavora. Un altro 15,2% studia esclusivamente. Tra i giovani occupati il 61% ha un lavoro continuativo, con contratto. Il 10% di chi ha un lavoro lo ha ottenuto proprio grazie al servizio civile. Il 77% utilizza nel proprio lavoro le competenze apprese nel servizio civile.

E’ quanto emerge dall’indagine ISFOL-INAPP “Il Servizio Civile Nazionale tra cittadinanza attiva e occupabilità”, presentata dal sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Luigi Bobba e dal direttore generale di ISFOL-INAPP Paola Nicastro.

L’indagine utilizza come popolazione di riferimento i giovani volontari del bando 2013 (campione di 1.511 giovani su un totale di 13.375), che hanno svolto il servizio civile nel 2014-15 e che sono stati intervistati a un anno di distanza.

Si tratta nel 67% dei casi di donne. Il 29,1% risiede al Nord, il 21,7% al Centro, il 29,6% nel Sud e il 19,6% nelle Isole. Relativamente ai titoli di studio, il 47% è laureato, il 49% diplomato, il 4% si ferma alla licenzia media.
Il 95% di chi ha fatto il servizio civile ritiene di aver accresciuto le proprie competenze, il 97% rifarebbe la scelta compiuta e il 69% considera il servizio civile importante per la vita professionale.

L’indagine svolta da ISFOL-INAPP giunge a ridosso dell’evento che, in occasione del 15^ anniversario della legge istitutiva, vedrà Papa Francesco ricevere il 26 novembre 7.000 volontari.


23/11/2016
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