FISCO/2 - L'ESPERTO
Il dramma rimane l'evasione.Non siamo capaci a riscuotere

Allessandro Santoro (Università Bicocca): mancano all'appello 100 miliardi di euro, parte dei debiti sono ormai inesigibili. Equitalia, l'ente di riscossione con meno poteri al mondo. Ue e Fmi hanno già bacchettato l'Italia. I rischi della rattomazione delle cartelle esattoriali.

Il professor Alessandro Santoro, associato alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università Bicocca di Milano, nel giorno in cui il sondaggio dell’Istituto Swg dice che il 56% degli italiani si aspetta un comportamento più corretto da parte di imprese e cittadini con la sparizione di Equitalia, è prudente.

Il quadro dell’evasione in Italia, infatti, continua a peggiorare: mancano all'appello 40 miliardi di Iva mentre l’evasione è stabile, sopra i 100 miliardi di euro. "E stabile non vuol dire accettabile, ovviamente, siamo a un livello comunque allarmante. Tanto che la Ue mette in guardia l'Italia  sull'entità della Manovra di fine anno, che contiene la riforma d i Equitalia. E il Fondo Monetario Internazionale si era già espresso mesi fa in termini non teneri"

Professore, cosa pensa della ventilata sparizione di Equitalia?

Ho avuto modo di seguirla ma non ci sono ancora testi ufficiali e dobbiamo basarci su quello che si capisce.  Ci sono due cose chiare: la prima è che si va verso il superamento di Equitalia con assorbimento della riscossione nell’Agenzia de lle Entrate. Contestualmente c'è la cancellazione di debiti pregressi o rottamazione delle vecchie cartelle. Si può pensare che abbiano intenzione di consentire pagamento cartelle iscritte al ruolo togliendo sanzioni e interessi.

Che problemi comporterebbe?

Ci sono delle imposte come l’IVA che sono problematiche perché si tratta di una tassa europea e non si può eliminare arbitrariamente. Su questo argomento si è espresso chiaramente  il Fondo monetario internazionale  nel report sull’amministrazione fiscale italiana, ad aprile 2016. I numeri sulla situazione riscossione sono allarmanti. Degli 800 miliardi dovuti all'erario vengono riscosse solo poche decine, perché spesso i soggetti sono falliti e irrecuperabili, altri non sono riscuotibili perché hanno una qualche protezione legale . Sebbene Equitalia abbia aumentato la sua efficie nza, ci sono debitori che non riesce a intercettare.

Come se ne esce?

L’Fmi indica chiaramente le best practice di altri Paesi: primo nell’elenco, cancellare debiti che non sono esigibili e cancellare cartelle con more e aggravi. Ottenere il pagamento è difficile, meglio ridurre i debiti che sono frutto più di more che dell’importo dovuto.

Le altri fasi indicate quali sono?

La seconda cosa che dice il Fondo che può stupire l’opinione pubblica, è che Equitalia, definita vessatoria dal premier Renzi, ha meno poteri di qualsiasi altro ente riscossore nel mondo occidentale. Questo perché determinati beni sono impignorabili, mentre in altri Paesi sì, e altri non sono comunque aggredibili. Negli ultimi anni abbiamo assistito a campagne politiche e mediatiche demagogiche che hanno ingigantito il potere di Equitalia. Terzo e più importante punto elencato dall’ Fmi, è una richiesta ai nostri politici: ridate il potere che avete tolto col decreto del 2012 all’ente riscossore e date  priorità ai debiti fiscali per consumatori o aziende . Oggi Equitalia è obbligata a trattare tutti i debititori nello stesso modo. Non può andare oltre criteri di parità formale. In questo modo si accumula una massa di debiti non riscossi e quei pochi su cui la riscossione ha effetto devono compensare.

Ecco per questo che chi paga il debito subisce anche la maggiorazione?

Certo, chi paga ha la maggiorazione del 30% che deve compensare in parte quelli che a Equitalia continuano a sfuggire.  Equitalia aveva chiesto l’accesso all'anagrafe dei conti correnti, almeno per conoscere  la situazione patrimoniale del contribuente. Il garante della Privacy ha stabilito l’accesso a queste informazioni solo per ragioni di accertamento e non ri riscossione.

Cosa ci aspetta ora?

Immagino che dopo il Referendum si procederà in qualche modo alla definiz ione del passaggio di Equitalia alla nuova società  e mi auguro si inizi a sfoltire i debiti che non sono esigibili. Per non parlare della situazione contrattuale dei dipendenti, che è da verificare. Secondo i nostri calcoli, con l’agio al 6% Equitalia è in perdita, non copre nemmeno i suoi costi di gestione. Bisogna recuperare l’ evasione e non dare l’impressione che ci si può salvare. La letteratura economica ci dice che l’effetto condono induce a pensare che l'evasione non è sanzionata. Se si fanno sconti, avremo buttato via 10 anni di progressi sul contrasto all’evasione fiscale.

24/10/2016
Christian D'Antonio - c.dantonio@jobedi.it
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